“Sono 754 al momento i detenuti pugliesi che hanno aderito al “Grande Satyagraha” del partito Radicale: iniziativa non violenta che consiste nel digiuno, nello sciopero della spesa e nel rifiuto del carrello, con l’obiettivo di richiedere al più presto l’attuazione della riforma dell’ordinamento penitenziario”. Lo afferma Rita Bernardini, componente della presidenza del partito Radicale, in concomitanza con l’arrivo in Puglia della “Carovana della giustizia” che dopo Calabria, Sicilia e Sardegna, da oggi al 19 settembre arriva in Puglia sui iniziativa del Partito radicale e dell’Unione delle camere penali italiane.
Nello specifico, scioperano 484 detenuti a Foggia, 94 a Bari, 176 a Lecce. In tutta Italia gli aderenti sono 8.000. Fanno parte della “Carovana” una decina di militanti e dirigenti del partito Radicale, tra cui la stessa Bernardini e Sergio D’Elia, segretario di “Nessuno tocchi Caino”, il quale ha spiegato che l’iniziativa tocca Foggia e poi in tutte le province pugliesi, con ingressi in tutti gli altri istituti di pena della regione: San Severo, Lucera, Trani, Turi, Bari, Brindisi, Taranto, Lecce.
Secondo chi protesta, la situazione nelle carcere “è insostenibile”: ieri in Toscana un detenuto romeno è morto dopo un litigio.