Procede tra proteste e disagi la somministrazione dei vaccini obbligatori nelle Asl della provincia di Bari che coinvolge circa 185mila alunni da zero a 16 anni. Lunghe code per la prenotazione, sale affollate e attese superiori ai 30 minuti, difficoltà per l’assistenza telefonica: sono alcuni problemi che Borderline24 ha registrato questa mattina in due centri vaccinazioni di Bari.
La sede sul lungomare Starita (aperta martedì e giovedì dalle 8.30 alle 12) ha garantito la vaccinazione a oltre cento minori. I posti a sedere in sala d’attesa sono stati occupati rapidamente e molti dei presenti hanno dovuto attendere in piedi o nel corridoio adiacente. Alcuni residenti hanno poi lamentato difficoltà a mettersi in contatto con il servizio telefonico per informazioni e prenotazioni a distanza.
Stessa situazione nel centro vaccinazione Asl in via Omodeo (San Pasquale, Picone, Carrassi): nonostante la professionalità di medici e operatori, intorno alle 11 la stanza dell’accettazione era sovraffollata tra pianti e lamentele dei più piccoli.
In vista dell’inizio dell’anno scolastico 2017/18, entro il 10 settembre i genitori di 83 mila alunni iscritti all’asilo nido e alle scuole per l’infanzia (da zero a sei anni) sono obbligati a esibire il libretto delle vaccinazioni o un’autocertificazione. Chi non è vaccinato non potrà accedere. Dalle scuole elementari in poi è possibile frequentare le lezioni anche senza le dieci vaccinazioni obbligatorie (più quattro consigliate) ma la legge 119/17 impone pesanti sanzioni amministrative per i dissidenti “No Vax”, dai 100 ai 500 euro.