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Dalla Puglia a Londra per amore dell’arte: Simona De Leo e il suo sogno: diventare illustratrice

Pubblicato da: Francesca Romana Torre | Dom, 20 Agosto 2017 - 07:00

Un grave lutto, un passo importante per ricominciare e un futuro da illustratrice in un Paese estero. Questa, in sintesi, la storia di Simona De Leo, artista di 28 anni nata e vissuta a Sava in provincia di Taranto, trapiantata da qualche anno a Londra. Qui, oltre ad aver esordito nel mondo dell’arte con la sua prima mostra, Simona tornerà a studiare: per far fronte alle spese del suo (costoso) Master inglese, nasce una campagna di crowfunding in cui ognuno può contribuire alla crescita di questa giovane artista pugliese, dal tratto delicato e dalla grande immaginazione.

Come mai ha deciso di lasciare l’Italia?

Trasferirmi a Londra è successo un po’ per caso. Avevo finito il mio percorso di laurea triennale nella primavera 2014 ed avevo perso da pochi mesi mia madre, così avevo bisogno di un grande cambiamento. Quell’estate andai a lavorare come animatrice turistica in un villaggio vicino Trieste. Dati i numerosi turisti stranieri, ho iniziato a dover parlare in inglese, così l’idea di andare all’estero si faceva sempre più forte. Poi una collega nominò Londra e dopo pochi giorni avevo un biglietto solo andata per la capitale britannica.

Come descriverebbe la condizione di una giovane artista nel nostro Paese?

L’Italia è, o almeno dovrebbe essere il paese dell’Arte per eccellenza, ma tante volte purtroppo il mestiere dell’artista non è nemmeno considerato tale. Basti pensare a tutte le volte in cui la gente mi ha chiesto un ritratto “gratis” solo perché pensano che quando disegno mi stia solo divertendo e che “tanto ci metti dieci minuti”. Certo non si può generalizzare e non posso negare che ci sia un forte interessamento all’arte anche in Italia.

E in Inghilterra?

Quello che ho potuto notare in Inghilterra è che c’è maggiore opportunità e libertà di essere te stesso, non devi seguire lo stile del momento, non devi cercare l’appoggio di nessuno. Bisogna avere abbastanza intraprendenza e capacità, niente è regalato, nemmeno qui. Oltre alle altre molte soddisfazioni che Londra mi ha regalato, questa città ha ospitato la mia prima mostra personale: “Sketchmusic” tenutasi a febbraio in cui ho devoluto tutto il ricavato in beneficenza a “Children with cancer UK” un’associazione che aiuta bambini affetti da cancro.

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Che progetti ha per il futuro?

Il 2018 sarà l’anno in cui tornerò ad essere una studentessa presso la Kingston University in cui sono stata ammessa per un master in illustrazione.
Dopo di che lavorerò sempre più duramente per realizzare il mio obiettivo e diventare un’illustratrice. Nel futuro,non troppo lontano, mi piacerebbe realizzare dei libri illustrati per ragazzi per condividere anche quelle che sono state le mie paure ed aiutare gli altri a non averne. L’arte dell’illustrazione è tutto questo: imparare, condividere ed emozionare e, per far si che questo avvenga in chi guarda, deve prima avvenire nell’artista stesso.

Come è nato il progetto di Crowfunding?

Il progetto è nato anche grazie all’appoggio di alcuni miei cari amici qui a Londra. Avevo avuto l’idea di un crowdfunding, dato l’alto costo del master, ma ero un po’ spaventata dal come sarebbe potuto andare, così hanno ben pensato di lasciarlo fare a loro come regalo per il mio compleanno. Hanno aperto un sito e inserito i primi rewards offrendo i loro servizi e quando lo hanno annunciato nel giorno del mio compleanno vi erano già alcuni pound. Inutile descrivere la mia reazione del momento. Fin ora abbiamo raccolto 600 sterline.

Com’è nato il suo stile?

Parlare di stile è sempre difficile: il mio stile sono io. Di conseguenza è qualcosa che cambia con me. Da quando sono arrivata qui sono cambiata molto. Ho scoperto parti di me che neanche immaginavo di avere, ma quello che più mi ha cambiato e influenzato è stata la passione per la musica jazz e il ballo swing. Disegnare durante live jazz è diventato il mio quotidiano. La mia palette colori è diventata di toni caldi e vintage così come ho adottato la tecnica classica dell’acquerello e pennino ad inchiostro che non sostituirei mai con il digitale.

Per ammirare i disegni di Simona Di Leo, si può consultare il sito ufficiale dell’artista: www.simonadeleo.com.

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