Lo Stato dovrà risarcire il Comune di Bari per il “danno d’immagine” provocato dal Cie (centro d’identificazione ed espulsione) del San Paolo. E’ questa la sentenza emessa dal Tribunale civile di Bari su ricorso degli avvocati Luigi Paccione e Alessio Carlucci che hanno agito in “sostituzione” del Comune e della ex Provincia.
In sostanza, secondo il giudice Concetta Potito, “in conseguenza dei trattamenti inumani e degradanti praticati in danno dei detenuti” ha provocato un danno d’immagine alla città. Per questo motivo, il ministero dell’Interno e la Presidenza del Consiglio dovranno versare 30mila euro nelle casse del Comune di Bari. “Il Cie di Bari – si legge nelle motivazioni – viste le risultanze probatorie, non risulta di certo idoneo all’assistenza dello straniero e alla piena tutela della sua dignità in quanto essere umano.
Il risarcimento è ritenuto necessario per via dell’ingente danno arrecato alla comunità territoriale tutta, da sempre storicamente dimostratasi aperta all’ospitalità, per via delle scelte gestionali dell’Amministrazione statale. Quest’ultima è rimasta inerte dinanzi alle numerose segnalazioni circa le condizioni in cui versavano gli immigrati del Cie, nonché dinanzi a richieste di verifica delle condizioni igienico-sanitarie del Centro”.