La giunta regionale pugliese guidata da Michele Emiliano, ieri, ha nominato i nuovi organi amministrativi di alcune società partecipata, tra queste Innovapuglia spa e della società Terme di Santa Cesarea. E’ stato inoltre completato il consiglio di amministrazione di Acquedotto pugliese e nominato l’amministratore unico di Arca Sud Salento dopo le dimissioni di Floriana Gallucci, che resterà nel suo incarico fino al termine delle procedure.
Per Innovapuglia è stato designato presidente Fabrizio D’Addario, consiglieri Alessandra Lopez e Francesco Spina. Per Santa Cesarea è stato designato presidente Francesco Bleve, consiglieri Luca Marasco e Antonia Ferraro. Per Acquedotto Pugliese – “così come richiesto da Confindustria Puglia”, spiega in una nota la Regione – il cda composto da Nicola De Sanctis e Carmela Fiorella è stato integrato con Nicola Canonico. Il nuovo amministratore unico di Arca Sud Salento è Alberto Chiriacò.
Le nomine hanno fatto scoppiare polemiche anche all’interno della stessa maggioranza di centrosinistra, tra i più critici il consigliere regionale di Noi a Sinistra, Cosimo Borraccino, che avrebbe voluto nomine più tecniche e di manager veri e propri. Invece, Emiliano ha scelto persone a lui molto vicine e di cui si fida, ma alcuni provengono dal centrodestra, come Fabrizio D’Addario e Francesco Spina, entrambi ex forzisti poi passati tra le file di Emiliano. Lo stesso Canonico viene dal centro. L’opposizione parla di “Armata brancaleone”.
“Benvenuti nella ‘pappatoia’ di Emiliano — dicono Nino Marmo e Domenico Damascelli, Fi — ricca di politicanti e arrivisti in cerca di poltrone, pronti ad abbandonare anche le proprie radici per questo, ringraziando un presidente di Regione che fa nomine utili solo al suo consenso senza pensare per un attimo a selezionare il meglio. La pattuglia dei nominati è un’accozzaglia degna dell’armata Brancaleone”. Andrea Caroppo: “Emiliano sta pagando cambiali elettorali: aveva preso impegni e li sta onorando. A modo suo”.