Siamo alle porte del San Paolo: qui ci sono numerosi capannoni abbandonati. Finestre rotte, porte sradicate, rifiuti e muri pericolanti. Un degrado che ha colpito anche quello che era uno dei simboli dell’industria multinazionale sul territorio barese, la Coca Cola, con 50 operai e una produzione di migliaia di bottiglie e lattine al giorno. Dal 2010 lo stabilimento in viale Europa, è stato definitivamente chiuso. L’azienda ha deciso di delocalizzare la filiera produttiva, oggi rimangono solo i resti del brand Coca-Cola e un striscione “affittasi”: all’interno la struttura è stata vandalizzata a più riprese, in particolare di notte si segnala l’accesso dalle recinzioni ormai logore.Anche il soffitto e l’area esterna sono stati presi di mira e ridotti a macerie. Un altro capannone fatiscente si aggiunge alla lunga lista di edifici in abbandono tra la zona industriale di Modugno e le strade limitrofe al quartiere San Paolo.
Sulla questione abbiamo interpellato il presidente del consorzio Asi, Emanuele Martinelli. “Purtroppo possiamo fare ben poco se non segnalare al Comune le situazioni più preoccupanti – spiega Martinelli – quella zona è piena di strutture fatiscenti e il paradosso è che noi come consorzio non abbiamo più suoli da vendere mentre ci sono così tanti capannoni che potrebbero essere riqualificati”. Qualche azienda però si sta riaffacciando sul mercato. “Ci sono giunte notizie che forse qualche stabilimento sarà venduto, speriamo, perchè più passa il tempo più quelle strutture peggiorano”.