“Un unico Centro territoriale per l’autismo operativo in tutto il bacino d’utenza della Asl Bari, provvisto peraltro di un solo psichiatra. È per questo che ho depositato un’interrogazione consiliare diretta all’assessore regionale alla Sanità: l’autismo è una patologia silenziosa, che stringe nella morsa della solitudine chi ne è affetto e le famiglie coinvolte e per la quale bisogna far sentire forte il sostegno concreto delle istituzioni”.
Così il consigliere regionale di Forza Italia, Domenico Damascelli. “Eppure – prosegue – il Ministero della Salute, approvando i nuovi livelli essenziali d’assistenza nel 2017, ha stanziato 50 milioni di euro per l’autismo e, nel 2016, la Giunta regionale ha adottato il regolamento per la “Rete assistenziale territoriale sanitaria e sociosanitaria per i disturbi dello spettro autistico”. In ottemperanza al regolamento regionale, la Asl Bari ha previsto l’attivazione di quattro Centri per migliorare la fase di approfondimento diagnostico e la progettazione abilitativa. Le quattro sedi di prossimità individuate dall’azienda sanitaria sono a Bari, Bitonto, Putignano ed Altamura, con un organico (almeno su carta) di otto neuropsichiatri infantili e 7 psichiatri, a cui affiancare psicologi, assistenti sociali, logopedisti e tecnici.
Ad oggi, però, solo il centro barese risulta adeguatamente operativo e con un solo medico. È evidente che il servizio sia quasi inesistente sul territorio metropolitano di Bari e assolutamente insufficiente a rispondere alle esigenze dei cittadini in prossimità. È appunto il caso di conoscere quanti fondi la Regione abbia trasferito alla Asl Bari per realizzare il progetto e quanti siano ancora eventualmente inutilizzati, anche al fine di capire le ragioni della mancata attivazione del servizio. Tempi certi per la definitiva allocazione e il pieno funzionamento di tutti i Cat integrati nei presidi Asl di prossimità: è questo che chiedo nella mia interrogazione – conclude Damascelli- e spero che il presidente Emiliano raccolga il mio appello, dimostrando concreta attenzione e sensibilità nei confronti di persone e famiglie in situazione di fragilità”.