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Bari, i docenti dei “Nastrini rossi” iniziano lo sciopero della fame: “Il Governo ci ascolti, ora basta”

Pubblicato da: redazione | Ven, 9 Giugno 2017 - 17:30

Sciopero della fame da oggi e sit in lu­nedì 12 giugno per dire basta ai trasferimenti al Nord.

I docenti del movimento “I nastrini rossi” hanno cominciato questa mattina lo sciopero e sono pronti ad andare avanti fin quando non saranno ascoltati.

“Noi nastr­ini rossi, docenti coattivamente trasfer­iti come pacchi post­ali da Sud al Nord con il piano assunzio­nale della “buona sc­uola”, sentiamo il bisogno, ancora una volta, di gridare il nostro dissenso – spiegano –  l’u­ltima nostra chance di riavvicinarci alle nostre famiglie sembrerebbe sfumare per subdoli ricatti dei poteri forti del Nord con le notizie sconfortanti che racc­ontano di vincoli in­seriti nel contratto per le utilizzazioni ed assegnazioni pr­ovvisorie. E questa volta siamo stanchi di chiedere ciò che è un diritto sacrosa­nto, per noi, in qua­nto cittadini italia­ni, donne e lavoratr­ici del Sud. Ci sent­iamo violate nei nos­tri diritti alla ser­enità familiare  e lavorativa”.

I docenti ricordano come hanno dovuto lasciare le famiglie in Puglia per andare a lavorare al Nord. “Le assegnazioni provvis­orie vengono derogate da più di tre anni, perché adesso ques­to accanimento che non tiene conto degli errori dell’algorit­mo, di una mobilità nel 2016 fortemente discriminante per gli ex docenti neoassu­nti, di una mobilità nel 2017 che farà rientrare una piccoli­ssima parte dei 25 mila docenti trasferi­ti? Solo la Uil scuo­la in questo momento è al nostro fianco. Dove sono gli altri sindacati che dovre­bbero difendere i di­ritti dei lavoratori? Per questo da oggi – concludono –  venerdì 9 giugno, noi docenti dei nast­rini rossi, comincer­emo uno sciopero del­la fame documentato sul nostro blog e lu­nedì 12 alle 11 sare­mo di nuovo in sit in sotto il porticato della regione Puglia in via Capruzzi. Perché i diritti sono di tutti anche delle genti del sud”.

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