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Bimbi infettati dal batterio killer, nuovi casi al Giovanni XXIII di Bari. L’esperto: “Pericoloso per i più piccoli”

Pubblicato da: Samantha Dell'Edera | Lun, 5 Giugno 2017 - 15:32

Un altro bimbo è in osservazione al Giovanni XXIII. Anche lui insieme alla piccola Vittoria di 14 mesi che purtroppo non ce l’ha fatta, e ad un altro bambino di 18 mesi, sarebbe stato infettato dall’Escherichia Coli.  I tre bimbi sono tutti di Altamura e la Asl ha cominciato le ispezioni nelle attività commerciali della zona per capire qual è stato l’alimento che li ha infettati. Abbiamo sentito Nicola Decaro, infettivologo, vicedirettore del Dipartimento di Veterinaria dell’Università Aldo Moro di Bari, per capire l’origine e la diffusione di questa infezione.

Professore Decaro, come si contrae questa infezione?

Si tratta di un batterio che è presente nella microflora intestinale anche dell’uomo. Ci sono però alcuni “coli” che hanno fattori di tossicità e che circolano negli animali. Possono arrivare all’uomo tramite prodotti di origine animale, come latticini, carni, o anche tramite verdure contaminate. Il batterio è molto diffuso però non è così facile che arrivi all’uomo.

In questo caso, con tre bimbi che sono stati colpiti dallo stesso batterio, la Asl sta cercando l’alimento contaminato.

“Purtroppo non è sempre facile individuarlo. Le indagini sono in corso. Ma sicuramente, visto che sono tutti di Altamura, hanno ingerito lo stesso prodotto”.

L’Escherichia Coli, conosciuta come Seu (sindome emolitico uremica), porta spesso alla morte come è accaduto alla piccola Vittoria?

“Questa infezione porta ad una insufficienza renale. I bambini sono più indifesi e il corpo reagisce peggio. L’infezione può essere contratta da tutti, ma la mortalità maggiore purtroppo è nei bambini”.

Le regole della prevenzione

L’unica arma di prevenzione è la massima igiene quotidiana. In particolare:

  • Lavare le mani prima di toccare il cibo e rilavarle durante la preparazione degli alimenti
  • Evitare di bere il latte non pastorizzato
  • Separare la carne, il pollame e il pesce crudi dagli altri alimenti
  • Non mangiare carne, troppo al sangue, pollame, uova e pesce comunque poco cotti
  • Non lasciare i cibi cotti a temperatura ambiente per più di 2 ore e poi riporli in frigo
  • Lavare con molta cura frutta e verdura
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