“L’organizzazione dei corsi di formazione per gli operatori socio-sanitari sta diventando un problema serio che colpisce da un lato gli stessi operatori impossibilitati ad accettare eventuali richieste occupazionale, dall’altro l’intero sistema di assistenza con gravi disagi per i pazienti”, è quanto denuncia in una nota il consigliere regionale pugliese, Gianni Stea (gruppo Ap) che ha annunciato un’interrogazione per fare il punto della situazione e consentire agli Enti formatori seri di poter organizzare i corsi di formazione.
Stea sottolinea le incongruenze del Regolamento Regionale n°28 del 18.12.2007, e dagli avvisi n°1/2014 e n°5/2016 che di fatto “stanno bloccando l’attività, con corsi che partono in ritardo o non partono affatto determinando l’impossibilità di soddisfare la crescente richiesta di percorsi formativi nel settore socio sanitario”. Il risultato, denuncia ancora il consigliere regionale di Alternativa popolare, “è la migrazione di tali corsisti verso altre regioni e il definitivo trasferimento del personale al di fuori della Puglia, dal momento che c’è grande richiesta di tali operatori esperti. E questa circostanza aggiunge alla beffa il danno di dovere cercare occupazione altrove nonostante anche nella nostra regione vi sia una notevole offerta lavorativa. Infine, senza alcuna garanzia sulla frequenza e sulla serietà dell’organizzazione dei corsi c’è un ulteriore danno economico agli enti formativi accreditati”.