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Bari, pittrice uccisa in casa a Palese: la Procura chiede il processo immediato per un 30enne

Pubblicato da: Vincenzo Damiani | Ven, 2 Giugno 2017 - 09:45

La Procura di Bari ha chiesto il giudizio immediato per il presunto assassino della 71enne Rosa Maria Radicci, la pittrice barese uccisa il 13 novembre scorso nel suo appartamento a Palese. L’indagato è il 30enne albaese Ogert Laska, arrestato qualche giorno dopo l’omicidio dalla squadra mobile. Secondo la ricostruzione degli investigatori la donna fu strozzata dal ragazzo, ex lavapiatti della pizzeria in cui il figlio dell’anziana era titolare. Il giovane – sempre secondo l’accusa – era stato licenziato alla fine di agosto del 2016 ed è proprio in questo elemento che gli inquirenti individuano il movente: una vendetta nei confronti dell’ex datore di lavoro. Il pm Luciana Silvestris ha chiuso l’inchiesta e ha chiesto il processo immediato nei confronti del 30enne, convinta di aver raccolto tutti gli elementi necessari a suo carico. Dal canto suo, Laska ha sempre rigettato ogni accusa, sostenendo di non essere lui l’assassino della 71enne.

Tra gli indizi in mano agli inquirenti ci sono anche le immagini estrapolate dalle telecamere della zona che collocano l’albanese sul lungomare di Palese dove si trova l’abitazione della vittima. Lo si vede arrivare in bicicletta alle 12.37 del 13 novembre. “Si fermava in corrispondenza dell’ingresso del complesso residenziale della vittima. Ha appoggiato la bicicletta alla ringhiera – scrivono gli inquirenti – e si è seduto alla panchina”. Le immagini mostrano che si avvicina spesso al cancello e la sua presenza viene notata dai frequentatori di un bar nelle vicinanze. Si è nascosto tra gli scogli quando ha visto passare una pattuglia dei carabinieri. Poi alle 14.19 sparisce dalla visuale delle telecamere e alle 15.10 viene nuovamente ripreso mentre in sella alla bici si avvia in direzione Bari. Un buco temporale (che corrisponde all’ora del delitto) durante il quale, l’albanese, secondo l’ipotesi accusatoria, avrebbe commesso l’omicidio.

Ad aprire la porta al suo killer potrebbe essere stata la donna stessa e l’indagato era conosciuto dalla signora, in quanto ogni tanto le portava la spesa a casa e svolgeva piccoli lavori di giardinaggio.

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