Un’intera giornata di riflessione per approfondire i ruoli delle aree parco metropolitane in ambito di rigenerazione urbana ed innovazione sociale. E’ iniziato questa mattina, nella splendida cornice di Villa Framarino, nel cuore del Parco Naturale di Lama Balice di Bari, il convegno dal titolo «Rigenerazione Urbana e Innovazione Sociale in un Parco Naturale Metropolitano».
Il convegno intende essere un momento di approfondimento con sociologi, urbanisti, architetti, dirigenti di aree parco ed esperti di tutela ambientale sul ruolo dei parchi metropolitani nei processi di rigenerazione ed innovazione sociale. Saranno messe a fuoco esperienze, contributi e buone pratiche italiane già attuate sui temi della rigenerazione urbana e dell’innovazione sociale all’interno delle aree naturali protette. Al termine dell’evento sarà realizzata anche una visita nelle aule verdi del progetto “Un Parco da Vivere”, un percorso di verde terapia a cielo aperto realizzato negli ultimi mesi all’interno del Parco Naturale di Lama Balice.
Saranno soprattutto due i temi oggetto d’indagine e riflessione, sui quali i 13 relatori saranno invitati ad intervenire nel corso del convegno. In primo luogo s’indagheranno i legami e le connessioni tra le aree naturali e i tessuti urbani, approfondendo gli equilibri oggi necessari tra interventi di riqualificazione e tutela della biodiversità dei luoghi. In secondo luogo si rifletterà sul potenziale sociale delle aree naturali soprattutto in un’ottica di verde curativo ed agro terapia al fine di rendere pienamente fruibili ed accessibili le stesse aree da parte di soggetti svantaggiati.
Il convegno rientra tra le attività promosse da «Un Parco da Vivere», il progetto di rigenerazione urbana e agricoltura sociale promosso dalla Cooperativa Sociale Tracceverdi di Bari e la Confederazione Italiana Agricoltori Puglia con il sostegno del Comune di Bari. Il progetto, lo ricordiamo, ha come obiettivo quello di sperimentare, all’interno del Parco Naturale Regionale di Lama Balice, percorsi di agricoltura sociale per 100 utenti con disabilità psicofisica. Sono previsti crediti formativi per architetti e agronomi.