La buona notizia, aritmeticamente parlando, è che l’Entella ha perso, il Carpi e lo Spezia hanno pareggiato e il Bari è nono da solo (in attesa di Salernitana-Frosinone) e resta a -3 dalla zona play-off. La cattiva è che, in caso di successo dei ciociari a Salerno, il Bari uscirebbe dal famoso “perimetro” di 14 punti, fuori dal quale non si ha diritto a partecipare agli spareggi per la serie A. Ma il triste pareggio casalingo a reti inviolate del Bari con il Pisa ha detto molto di più di quanto possano fare i freddi numeri.
Al di là della nuova maglia stile Feyenoord dei biancorossi, è stata la partita delle conferme. Per il Pisa, miglior difesa e peggior attacco del campionato, al ventesimo pareggio in 38 partite, il decimo per 0-0. E per il Bari, che ha confermato di essere in crisi sia sotto il profilo del gioco e della fase realizzativa (450 minuti senza gol e rare incursioni nell’area avversaria), sia sotto il profilo atletico. Questo è il Bari, oggi, ed è un Bari che ha dovuto fare di necessità virtù, visti i tanti infortuni – Tonucci, Fedele e Morleo nell’ultima settimana, di nuovo Martinho nel corso della sfida odierna – e le condizioni non ottimali di alcuni giocatori. Galano è stato l’unico che ha provato a cercare varchi nella granitica difesa toscana, Macek l’unico a impensierire Cardelli a cinque minuti dalla fine del match.
In precedenza, dopo un primo tempo equilibrato, era stato il Pisa a sfiorare il gol, con Daprelà bravo a fermare Manaj sull’assist di Gatto a pochi passo dalla porta biancorossa. La ripresa è stata la fotografia del Bari attuale, incapace di scuotersi anche quando il San Nicola ha intonato fischi sempre più sonori e accompagnato con “olè” ironici i gli scambi dei propri beniamini lontano dalla porta del Pisa.
Alla vigilia di Bari-Pisa, il tecnico biancorosso aveva detto che questo campionato ha ancora qualcosa da dire. Nell’attesa, lo spettacolo – per pochi: i 3.169 paganti, record negativo della stagione – è stato modesto. Se prima servivano 10 punti nelle ultime 4 partite per andare ai play-off, ora ne occorrono 9 sui 9 rimanenti. E per farli bisognerà segnare. Ad Avellino, il Bari ritroverà Floro Flores. Il problema è che dovrà ritrovare tutto il resto.