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Tra cemento e aree degradate ecco la costa di Bari: una giungla di 46,35 chilometri

Pubblicato da: Samantha Dell'Edera | Mer, 22 Marzo 2023 - 19:46

Oltre 46 chilometri di costa occupati da concessioni, immobili abbandonati e pezzi di lungomare riqualificati o meno. Ecco il piano redatto dal Comune e presentato ieri nell’Urban center dell’ex caserma Rossani.
“Si tratta – commenta l’assessora all’Urbanistica Carla Tedesco –  di un’indagine “in profondità” della costa e le ipotesi progettuali da delineare coinvolgeranno, perciò, territori più ampi e aspetti di pianificazione e gestione che vanno al di là delle disposizioni per la sola fascia demaniale”.

Il territorio diviso in quattro

Il piano ha tenuto conto di una serie di analisi ma in particolare ha previsto la divisione della costa in quattro ambiti: “Le cittadine costiere a nord”, dal confine comunale a Lama Balice (Santo Spirito e Palese); “La costa urbana centrale”, da Lama Balice al torrente Valenzano (San Girolamo, Fesca, Marconi, Murat,  fino a Pane  e pomodoro); il terzo “La campagna litoranea di costa sud”, dal torrente Valenzano a lama San Giorgio (Sant’Anna e San Giorgio); il quarto e ultimo “Le cittadine costiere a sud”, da lama San Giorgio al confine comunale, per un totale di 46,35 chilometri di costa.

Di questi 46 chilometri, il 52 per cento è costituito da costa rocciosa, il 42% da opere realizzate dall’uomo, il 3% da spiaggia ciottolosa, il 2% da spiaggia sabbiosa e l’1% da costa rocciosa con spiaggia sabbiosa al piede.

Il maggior numero di concessioni, ben 74 su 169, è concentrato nel quarto ambito, tra San Giorgio e Torre a Mare per dieci chiometri, seguito dalle 41 concessioni nella zona di Santo Spirito, dalle 37 nella zona centrale e 17 tra Pane e pomodoro e San Giorgio.

I piani del Comune

Dall’analisi del piano delle coste il Comune ha tratto le prime valutazioni. A cominciare dalla trasformazione delle strutture fisse, di tutti quei capannoni abbandonati in strutture che si possono smontare. “Si andrà perciò incontro a un regime di transizione in cui bisognerà operare delle scelte individuando quali strutture valga la pena recuperare e quali invece sarà necessario sostituire con tipologie amovibili”, prosegue Tedesco.

Inoltre è risultata la presenza di aree di sosta selvaggia in particoalre sulla costa a sud.
Il lavoro di redazione del Piano comunale delle coste proseguirà con la zonizzazione del Demanio, l’individuazione delle aree di interesse turistico e ricreativo, dei percorsi di connessione, delle aree con finalità diverse, delle aree vincolate, il sistema delle infrastrutture pubbliche, gli interventi di recupero costiero, l’individuazione delle aree tipizzate a stabilimenti balneari da destinare in modo prioritario alla variazione o traslazione degli eventuali titoli concessori non rinnovabili, l’individuazione delle opere di difficile rimozione da adeguare o trasformare in opere rimovibili e l’individuazione delle recinzioni da rimuovere.

Le foto vecchie

Nonostante il piano delle coste sia stato presentato ieri, sono state inserite però delle foto vecchie. Come ad esempio quelle inerenti il lungomare di San Girolamo dove sono in corso i lavori di restyling da quasi un anno.

Ecco la foto del vecchio lungomare di San Girolamo inserita nel piano delle coste

Ecco la foto del vecchio lungomare di San Girolamo inserita nel piano delle coste

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