Non è il tempo delle parole. Lo ha ripetuto il capitano Vangelis Moras, sabato in conferenza stampa. Lo sa il Bari, atteso da una Pasquetta quanto mai impegnativa. Domani alle 15 la squadra di Stefano Colantuono è ospite del Carpi per la 36ma giornata del campionato di Serie B. Un match forse non decisivo ma fondamentale nella corsa ai play-off.
La quinta sconfitta consecutiva in trasferta potrebbe infatti far scivolare il Bari a -3 dall’ottavo posto e confermare che la squadra biancorossa non merita di lottare per la serie A. Vincere, interrompere un digiuno di gol e successi esterni che dura da due mesi (l’ultimo gol, di Galano al 55′ di Benevento Bari 3-4 del 24 febbraio), equivarrebbe invece a dire che, sì, le ambizioni di Micai e compagni sono giustificate e che Colantuono e la squadra sono venute a capo delle disastrose prestazioni di Chiavari, Trapani, Vercelli e La Spezia.
IL FESTIVAL DEL NON-GOL
Sulla carta, non si prospetta certo un festival del gol: il Bari ha il peggiore attacco in trasferta con 10 reti in 17 incontri. Il Carpi ha realizzato meno gol di tutti nel girone di ritorno, 8 in 14 partite. E se il Bari non segna fuori casa da 395 minuti, il Carpi non fa esultare il “Cabassi” da 216′: l’ultima volta, gioia effimera, al 54′ di Carpi-Spal 1-4 del 18 marzo scorso.
L’EMERGENZA
Dopo l’infortunio a Franco Brienza, il Bari deve fare i conti anche con quelli di Filip Raicevic e di Marco Romizi. Colantuono potrebbe puntare su Riccardo Maniero come centravanti, anche se è riuscito a recuperare iAntonio Floro Flores che aveva saltato la trasferta di La Spezia.
DOPPIO RITIRO
Oltre al rendimento in zona-gol e ai colori sociali, c’è un altro fattore che accomuna Carpi e Bari, del quale i giocatori delle due squadre avrebbero fatto volentieri a meno. Sia gli emiliani, sia i pugliesi hanno infatti trascorso il sabato santo e la giornata di Pasqua in ritiro, per concentrarsi e preparare al meglio la contesa.
I PRECEDENTI
Due i precedenti tra Carpi e Bari in terra emiliana, enrtambi in serie B. Nell’ultimo testa a testa, datato 28 aprile 2015, finì 0-0 con il Carpi che conquistò l’aritmetica promozione in A. Al San Nicola, invece, una vittoria a testa (0-1 per gli ospiti nel dicembre 2014, 2-0 per il Bari lo scorso novembre) e un 2-2 nel dicembre 2013.
IL RAPPORTO CON I TIFOSI
Giovedì scorso, durante gli allenamenti al San Nicola, trecento persone hanno contestato le recenti prestazioni della squadra, chiedendo più impegno e “attributi”. Moras però preferisce dare un nome diverso al confronto fra sostenitori e squadra: “Contestazione? Io lo chiamo dialogo – ha detto il difensore sabato – i nostri tifosi ci seguono dappertutto e noi non riusciamo a dare loro le soddisfazioni che meritano. Abbiamo ascoltato le parole che avevano da dirci e adesso dobbiamo mettere in campo la loro voglia”.