Una richiesta di confronto sul tema dei prelievi ematici a domicilio, dopo l’apertura di un’inchiesta della Procura di Bari per presunte irregolarità, è contenuta in un documento inviato al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, dai presidenti dei Collegi Ipasvi di Bari e Bat (Infermieri professionali, assistenti sanitari, vigilatrici d’infanzia), Saverio Andreula e Michele Ragnatela. “Non è giusto – scrivono – scaricare solo sugli infermieri le responsabilità di un fenomeno radicato in tutto il territorio pugliese, provocato dai bisogni di salute che esprime il cittadino a fronte dell’incapacità del sistema di farvi fronte”.
“Il rovescio della medaglia di questa vicenda – concludono – è che i cittadini non sanno più come ottenere un prelievo ematico a domicilio. E di contro sta contestualmente crescendo l’attività dei laboratori d’analisi privati, per i quali non valgono le disposizioni emanate dalle Aziende sanitarie. Così al danno d’immagine che gli infermieri, professionisti sanitari, stanno patendo per la vicenda Policlinico, si aggiunge la beffa che gli stessi non possono svolgere la libera professione se dipendenti di un’azienda sanitaria pubblica”.