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Rosmy: finestre aperte per dar spazio alla speranza

Pubblicato da: Giuseppe Fraccalvieri | Mer, 22 Marzo 2023 - 19:27

Trema pure la città è l’ultimo singolo di Rosmy, nome d’arte di Rosamaria Tempone, cantautrice e attrice teatrale originaria della Basilicata. Rosmy è arrivata al primo posto al Premio Mia Martini 2016 – vincendo pure il premio per il miglior brano radiofonico – con Un istante di noi. La cantante è da anni impegnata nel recupero e nella rielaborazione di vecchie melodie tradizionali.

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Trema pure la città parla del desiderio di amore, in contrasto con l’indifferenza dei nostri giorni

Trema pure la città è il mio ultimo progetto in uscita subito dopo il trionfo al Premio Mia Martini 2016. Tutto è nato dalla sensibilità e curiosità a rapportarmi con il mondo e con la società. Mi capita spesso, soprattutto a Milano, di osservare la gente in silenzio e più volte ho avvertito solitudine, indifferenza, rabbia, paura, tanto da far crescere in me il desiderio di amore e comunicazione. La gente oggi ha dentro qualcosa che la allontana dalla realtà, che la rende egoista, immobile, incapace di reagire. Il mio brano nasce dal desiderio di iniziare il nuovo anno all’insegna della positività, aprendo idealmente le finestre chiuse di una stanza buia per far entrare una nuova luce, una nuova speranza, dando spazio all’amore. Credo che mai si sia sentito che con l’odio si sia ottenuto qualcosa di buono, al contrario spesso l’amore è vincente pur nella sua semplicità perché profonda e può riscaldare il mondo, perché, porta dentro ottimismo e illumina l’anima di ognuno di noi.

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Una delle attività di Rosmy è quella del recupero e della rielaborazione di vecchie melodie tradizionali

Il teatro e la musica nella mia vita si sono sempre uniti, due emozioni diverse ma forti allo stesso modo, A teatro nasco come attrice di prosa ma soprattutto cantante “etnosong” di canti Arberesh, l’antico albanese dei popoli che nel 400 si sono stanziati in alcune località della Basilicata, Calabria e Puglia e canto Grecanico, greco antico, che ha una forte unione tra parole crude in lingua legate a melodie dolci e forti allo stesso tempo. Mi appassionava fare ricerche musicali popolari, e soprattutto recuperare queste antiche melodie della tradizione per poi inserirle nei diversi contesti e spettacoli teatrali che portavamo in scena in diverse città Italiane con il “Centro Mediterraneo delle Arti”. Ho avuto l’onore di recitare e cantare anche nei diversi siti archeologici, creando un connubio di energie tra passato e presente: un’emozione bellissima fu cantare a piedi nudi tra le colonne d’Ercole illuminate del tempio Greco Tavole Palatine Metapontum in Basilicata.

Che valore ha la famiglia per Rosmy?

La Famiglia è il nostro specchio, il nostro passato, il nostro vissuto, secondo me, tutto deve partire dalla propria famiglia e dalla propria Terra. Cercavo di trovare delle motivazioni dentro me per capire la mia arte innata, le mie passioni, la mia ricerca di note e di musica e quando ho scavato nel mio passato è lì che ho capito davvero chi sono perché mi sono riconosciuta nella forza dei mie avi che con le navi viaggiavano vivendo di arte e di musica.

Con la cover di Donna, Mia Martini ritorna nella storia musicale di Rosmy

Sicuramente Mia Martini ritorna perchè è un artista in cui credo, e che fa parte della mia formazione, credo nell’importanza dell’interpretazione e che lei sia la massima espressione nella musica italiana. Con questa cover, per l’occasione dell’8 marzo, avevo voglia di sentirmi donna, iniziando a sostenere le donne, soprattutto quelle vittime di discriminazione, abusi e violenza, ma volevo anche ringraziare quegli uomini, mariti, fratelli, compagni, amici, colleghi, padri, figli che ci sanno capire, ascoltare, che sanno confrontarsi e interagire con noi. Uomini e donne che non devono dividersi ma interagire per costruire insieme un mondo più giusto.

Sarebbe molto più bello se la festa della donna potesse essere la festa di tutti i giorni, che ricordi il rispetto per la sensibilità e la femminilità della donna, per trovare il coraggio e la voglia di reagire ma anche di migliorarsi.

Nel video ho voluto fare un’introspettiva interpretazione del brano, con un nuovo arrangiamento, esaltando la sensualità, espressione dolce e innata della donna, in un ambiente il teatro, luogo dove tutto è finto ma niente è falso. Il teatro ha la forza di parlare direttamente al cuore e alla sensibilità della gente, uomini e donne, ma è un teatro vuoto, segno di una società altrettanto vuota e sola, che ha bisogno di amore reciproco.

Che progetti ci sono nel futuro di Rosmy?

Io guardo al futuro piuttosto imminente e sto lavorando su un progetto nuovo e interessante che vedrà, tra qualche mese, una Rosmy più concreta e sempre più comunicativa. Seguitemi sui Social, su YouTube e sul mio sito, perché a breve ci saranno tante news in arrivo. La mia espressione artistica continuerà come cantautrice a raccontarvi di me ma anche di voi, un po’ come si legge nei cantieri dove si costruisce: “stiamo lavorando per voi”.

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