Punch: il termine deriva da una parola sanscrita che significa “cinque”, come il numero degli ingredienti-base di questa famosa bevanda alcolica. Il Punch fu importato in Europa dagli inglesi, durante la colonizzazione dell’india, dove usavano bere questo cocktail a base di erbe aromatiche, frutta e zucchero, ovviamente su una base alcolica.
Ingredienti
- 3cl di succo di lime
- 3cl di succo di pompelmo
- 1,5 cl di shrub di menta, mela e aceto di lamponi
- 1, 5 cl di sciroppo di pimento
- 1, 5 cl di falernum, una macerazione alcolica di zenzero, chiodi di garofano, mandorle tritate e lime, filtrata e unita a zucchero liquido
- 6 cl di rum agricolo
- 2 (dash) gocce di angostura bitter
Preparazione
Uniamo tutti i componenti, tranne l’angostura, in una coppa “Tiki mug” piena di ghiaccio tritato. Guarniamo con un rametto di menta e due dash di angostura.
Curiosità
Lo Shrub, il cui nome deriva dal termine arabo sharab che vuol dire semplicemente bere, è una bevanda antica che risale al periodo coloniale, uno sciroppo concentrato a base di frutta, aceto e zucchero.
Certamente non sarà difficile trovare analogie con altri termini di uso comune nella nostra lingua, come sorbetto o sciroppo e a grandi linee è proprio questo lo shrub. Mescolato tradizionalmente con acqua, è una bibita rinfrescante e dissetante, capace di ammaliare grazie al suo gusto e dolce e aspro allo stesso tempo.
Dopo l’Ottocento, quando lo shrub veniva utilizzato come bevanda imprescindibile e golosa, corretta con brandy o rum, il suo consumo è stato drasticamente ridotto nel corso degli anni per ritornare in auge soltanto recentemente.
La particolarità dello shrub è la sua versatilità e capacità di essere un drink base per cocktail variegati, alcolici e analcolici poco importa: il suo gusto fruttato lo rende perfettamente indicato per raffreddare la sete non rinunciando a un sapore vivace e definito.