La realizzazione della nuova “Stazione Executive” e del sottopasso fra il quartiere San Pasquale e Japigia, opera di Ferrovie dello Stato, non piace ai residenti. Ieri sera c’è stato una riunione del comitato dei cittadini e sono stati sollevati alcuni dubbi e paure: secondo i residenti per costruire la nuova stazione con parcheggio per 300 auto sarà necessario espiantare circa 60 ulivi. Non solo: i cittadini si chiedono se sia stato fatto uno studio sull’impatto ambientale che avrà l’infrastruttura. A farsi portavoce del malumore e dei timori del comitato la consigliera comunale Irma Melini, che spiega: “Dal sopralluogo di stamane, carte alla mano, la realizzazione della nuova stazione ferroviaria e del relativo parcheggio per 300 posti auto e relativi autobus di linea vedrebbe espiantati almeno una sessantina di alberi di ulivo con lo stravolgimento di una grande area a verde della città”.
Il progetto è stato già appaltato da Rfi per quanto riguarda il tratto a sud di Bari e la variante di tracciato tra Bari Centrale e Bari Torre a mare. Un’opera attesa da anni. “Ho partecipato – spiega Melini – ieri sera alla riunione del comitato di residenti, formalmente costituitosi, per ascoltare e partecipare i concittadini della grande opera che trasformerebbe irrimediabilmente la qualità della loro vita. E’ vero che questa amministrazione Decaro passerà alla storia di Bari per il maggior numero di alberi espiantati e non reimpiantati, ma è pur vero che in quelle zone è stata certificata anche la presenza del falco grillaio, specie protetta. Per questo motivo ritengo più che opportuno richiedere per iscritto se è stata fatta una valutazione di impatto ambientale dell’opera, che ne certifichi la reale fattibilità”.
E prosegue: “Questo alla luce anche del dato – evidente all’intera cittadinanza – dell’alta densità di traffico di via Amendola e dell’assenza, ad occhio nudo, di centraline per il rilevamento dell’inquinamento, necessarie non solo per verificare l’impatto attuale del traffico in quella zona, ma soprattutto per valutare l’impatto dell’inquinamento atmosferico che produrrebbe una nuova stazione di scambio ferro-gomma”. La consigliera di opposizione annuncia che “parallelamente al mio accesso agli atti e all’approfondimento in Commissione lavori pubblici insieme al collega Mimmo Di Paola, attenderemo l’incontro pubblico con il sindaco Decaro affinché anch’egli possa valutare soluzioni alternative meno impattanti per la città”.