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ll 90% della marijuana destinata all’Italia è stata sequestrata in Puglia nel 2016

Pubblicato da: redazione | Mer, 22 Marzo 2023 - 18:45
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Il 90 per cento della marijuana arrivata in Italia nel 2016 è stata sequestrata sulle coste pugliesi. È il dato più rilevante registrato dalla guardia di finanza nel bilancio annuale. Nei dodici mesi sono state sequestrate infatti circa 10 tonnellate di droga provenienti dall’Albania, – definita “la Colombia d’Europa” – tre delle quali nelle province di Bari e Bat. La Puglia si conferma quindi metà di interesse per il traffico di droga e il trendy risulta in crescita dal momento che nei primi tre mesi del 2017 le operazioni condotta dalla Guardia di Finanza corrispondono al totale dell’intero anno precedente.

Dal bilancio annuale del Comando Provinciale e del Reparto Operativo Aeronavale di Bari emerge, inoltre, che delle 28 indagini condotte su scala regionale relativamente a presunti finanziatori del terrorismo, ben 19 riguardano soggetti residenti in Provincia di Bari. “Si tratta di una attività di controllo che ha valore preventivo – ha spiegato il generale Nicola Altieri, comandante provinciale – e non registriamo al momento situazioni emergenziali”. I controlli riguardano soggetti di nazionalità straniera, in alcuni casi con precedenti per immigrazione clandestina o possesso di documenti falsi, che risiedono in territorio barese. I flussi di denaro da e verso connazionali sono attualmente oggetto degli accertamenti del neo costituito Gruppo investigativo sul finanziamento al terrorismo (Gift) della guardia di finanza barese su delega della Dda di Bari.

Tra i dati relativi al 2016, poi, i finanzieri evidenziano quelli relativi alle indagini sul caporalato nel nord barese e alle attività di controllo contro il lavoro nero. Nel corso dell’anno 202 datori di lavoro della provincia di Bari sono risultati aver impiegato 529 lavoratori in nero e 303 irregolari. Con riferimento alle ipotesi di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, è stata sottolineata la peculiarità degli sbarchi sulle coste pugliesi, con l’utilizzo di imbarcazioni più piccole e potenti, anche barche a vela, in grado di trasportare poche decine di migranti da Grecia e Turchia.

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