Artigiane, commercianti e ristoratrici: aumenta in Puglia il numero di donne imprenditrici. Sono 87.469 le imprese femminili registrate nel 2016, in linea con il trend – decisamente positivo – degli ultimi anni, che ha visto una crescita di circa mille nuove imprese l’anno (erano 86.544 nel 2015 e 85.362 nel 2014). “La crisi non ha affatto fermato la voglia delle donne di fare impresa – commenta Luciana Di Bisceglie, presidente del Comitato per l’Imprenditoria femminile della Camera di Commercio di Bari – da più di quindici anni il sistema camerale, attraverso la rete dei Comitati per l’imprenditoria femminile, investe su una cultura imprenditoriale che fa della partecipazione femminile un irrinunciabile punto di riferimento”.
Secondo i dati elaborati dall’ufficio studi di Unioncamere Puglia e raffrontati con quelli diffusi dall’Osservatorio per l’Imprenditorialità femminile di Unioncamere nazionale, la Puglia è fra le regioni che hanno fatto realizzare le performance migliori, con un tasso di “femminilizzazione imprenditoriale” del 22,95 per cento.
“Le donne imprenditrici in Puglia – spiega la Di Bisceglie – sono il nume tutelare dell’offerta esperenziale regionale in settori come l’agricoltura (23.416), il commercio ingrosso e dettaglio (21.980), la ristorazione (4.643), i servizi alla persona (6.249), per citare i comparti più numerosi. Nell’artigianato operano 10.909 imprese femminili”. “Credo sia giunto il momento – conclude – di iniziare a livello regionale una programmazione, anche di genere, sui fondi strutturali, consentendo ai comitati di mettere a disposizione della Regione un importante patrimonio di relazioni”.