Cambia il terzo giudice e rischia di ricominciare a quasi cinque anni dai fatti il processo sulla morte del 69enne Onofrio Scardicchio, ex dirigente della Regione Puglia, ricoverato nel novembre 2012 all’ospedale San Paolo di Bari e deceduto a causa di una emorragia non diagnosticata dopo un intervento per colecisti.
L’inchiesta, nata dalla denuncia della famiglia Scardicchio, è approdata in udienza preliminare nel giugno 2015. Uno dei quattro medici imputati ha chiesto il rito abbreviato ed è già stato condannato in primo grado a un anno di reclusione. Gli altri tre, rinviati a giudizio, sono sotto processo dinanzi al Tribunale Monocratico per omicidio colposo da ottobre 2015.
Fino ad oggi si sono celebrate cinque udienze dinanzi a due diversi giudici e nell’ultima, lo scorso 27 febbraio, il giudice ha annunciato il suo imminente trasferimento rinviando al processo al prossimo 17 luglio dinanzi ad un nuovo togato con il rischio, qualora non sia dato il consenso alla rinnovazione degli atti, che si debba ricominciare da zero.