Il senatore di Direzione Italia Luigi d’Ambrosio Lettieri ha commentato con una nota l’approvazione della mozione bipartisan sulla scuola, provvedimento di cui era primo firmatario ma che ha recepito anche istanze dell’esecutivo
“Sono soddisfatto, ma con riserva – scrive d’Ambrosio Lettieri – perché la mozione è stata approvata con alcune riformulazioni richieste dal governo. Rappresenta, comunque, un primo passo in avanti perché il governo si impegni ad attuare quegli interventi necessari a ristabilire il giusto equilibrio e restituire dignità al lavoro di tanti insegnanti precari, oltre che diritti negati anche agli studenti, soprattutto in tema di continuità didattica e giusto rapporto alunni/classe, in Puglia, ad esempio, tra i più alti d’Italia. Vigileremo perché questi impegni siano mantenuti, per risolvere criticità forti soprattutto al Sud”.
I contenuti del provvedimento
“Ridurre il precariato nelle scuole italiane di ogni ordine e grado, anche attraverso lap iena attuazione di quanto sarà previsto dal decreto legislativo attuativo della lettera b) del comma 181 dell’art.1 della legge 107 del 2015; attivarsi affinché sia sempre più rafforzata la continuità didattica; provvedere alla graduale stabilizzazione in organico dei posti di sostegno, anche al fine di garantire agli alunni diversamente abili una certa continuità didattica; assumere ogni iniziativa finalizzata al contenimento della dispersione scolastica, anche attraverso la diffusione del tempo pieno; incrementare l’organico dell’autonomia delle istituzioni scolastiche dell’intero territorio nazionale, tenendo conto, oltre che dell’incremento o decremento della popolazione scolastica, anche del tempo scuola, della presenza di aree montane o di piccole isole, di aree interne, a bassa densità demografica o a forte processo immigratorio, nonché di aree caratterizzate da elevati tassi di dispersione scolastica; garantire l’attuazione dell’art. 1, comma 7, lettera n) della legge 107 del 2015, nella parte in cui consente la riduzione del numero di alunni e studenti per classe: questi i contenuti della mozione riformulata”.
La mozione
La mozione, che impegna il Governo ad assumere le iniziative citate, è firmata dai senatori di maggioranza e minoranza, Stefàno, Tomaselli, Liuzzi, Viceconte, Perrone, Aiello, Tarquinio, Boccardi, Bruni, Compagnone, Di Maggio, Milo e Zizza.