La decisione di Aeroporti di Puglia di far pagare anche la sosta breve nell’aeroporto di Bari ha sollevato un polverone, tanto che il caso è approdato anche in Senato attraverso una interrogazione presentata dal senatore Luigi d’Ambrosio Lettieri (Direzione Italia) al ministro delle Infrastrutture e dei trasporti.
“Secondo indiscrezioni di stampa”, si legge nella interrogazione, “il prossimo primo marzo, all’aeroporto di Bari, dovrebbe entrare in vigore il pagamento di una nuova gabella: l’introduzione del pagamento della cosiddetta sosta breve, ovvero della sosta consentita per il carico e scarico bagagli non eccedente i 15 minuti di tempo. In particolare, coloro i quali, per necessità, accederanno all’area aeroportuale, anche per un solo minuto, dovrebbero essere obbligati, a far data dal primo marzo prossimo, a pagare 3,50 euro.
“Né il sindaco del capoluogo pugliese, tantomeno il presidente della Regione Puglia, entrambi impegnati a fare comizi su altre questioni, sono intervenuti a tutela dei viaggiatori e dei loro accompagnatori in transito nell’aeroporto barese. Allo stato risulta che, negli altri scali aeroportuali italiani, non siano previste gabelle analoghe a quella sopra riportata di nuova introduzione a Bari”.
Anche il Pd pugliese è intervenuto: “Comprendo perfettamente le ragioni di tutela dell’ordine e, naturalmente, anche quelle del profitto – dichiara – Marco Lacarra, segretario del partito – ma il pagamento di 3,5 euro per consentire alle auto l’accesso all’area partenze e arrivi dell’aeroporto Karol Wojtyla mi sembra davvero una cosa priva di senso. Invito Aeroporti di Puglia, che gestisce il terminal di Bari, a rivedere questa decisione tenendo conto del fatto che la società si occupa di un servizio pubblico per conto della Regione Puglia e, come tale, deve guardare anche alle esigenze dei cittadini, oltre che a quelle del profitto”.