Il Tribunale di Bari ha assolto “perché il fatto non costituisce reato” lo psichiatra Gianpaolo Pierri, 74 anni, ex ordinario alla facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università di Bari, dall’accusa di violenza sessuale aggravata nei confronti di una paziente 30enne.
Il professore, oggi in pensione, fu arrestato nel settembre 2011 e trascorse quasi un mese ai domiciliari. Le indagini erano iniziate alcuni mesi prima sulla base della denuncia di una paziente che accusava Pierri di averle palpeggiato seno e parti intime durante una visita. In accordo con la polizia giudiziaria la donna, in cura per problemi di depressione, era stata microfonata e, sottoposta ad una successiva visita, aveva consentito agli investigatori di intervenire arrestando il medico in flagranza di reato.
Nel corso del processo la difesa, anche attraverso consulenze tecniche di parte, ha dimostrato che quelle usate da Pierri durante i colloqui terapeutici erano semplici tecniche di rilassamento e non palpeggiamenti finalizzati ad atti sessuali. A quasi sei anni dai fatti si è concluso con l’assoluzione il processo di primo grado. Il pm che ha coordinato le indagini, Manfredi Dini Ciacci, aveva chiesto la condanna a 3 anni di reclusione.
“Con il massimo rispetto delle parti – ha commentato il difensore di Pierri, l’avvocato Francesco Paolo Sisto – il processo ha confermato che la psichiatria è una scienza medica a tutti gli effetti e che il professor Pierri ha fatto solo e correttamente il medico”