La nota di Luigi Perrone, presidente dell’Anci Puglia sulla Legge di Bilancio
“La Legge di Bilancio contiene alcune note positive ma manca ancora di risposte sulle persistenti rigidità di tipo finanziario e ordinamentale che riguardano i Comuni. In linea con Anci Nazionale ci riserviamo di esprimere un giudizio, in attesa che il Governo dia risposte puntuali in un apposito Decreto Legge. Il comparto dei Comuni ha già contribuito con ben 9 miliardi nel quinquennio 2011-15 alle finanze statali, quindi raccogliamo l’assenza di tagli ulteriori di risorse; bene la conferma dell’incremento 0,8% su IMU/TASI, così come la stabilizzazione delle regole sul saldo di bilancio che sostengono gli investimenti comunali. Ma serve una modifica delle norme sulla perequazione attraverso il Fondo Solidarietà Comunale, serve una integrazione finanziaria per attenuare l’impatto sui Comuni più penalizzati; bisogna formalizzare gli accordi sulla rateizzazione dei debiti tributari e previdenziali dei Comuni in difficoltà finanziarie, superando l’assurda clausola che obbliga all’anticipo della deliberazione del bilancio 2017 al 31 gennaio per gli enti che devono mantenere in bilancio i fondi di investimento accantonati per gare non concluse nel 2016.. Poi c’è il tema rovente del personale comunale, su cui bisogna intervenire per sbloccare i vincoli assunzionali e aumentare al 75% la facoltà di copertura del turnover per tutti i Comuni. Ribadiamo che la situazione del personale è disastrosa nella nostra regione, oltre ad essere sottopagato il personale dei Comuni è fortemente sottodimensionato, questo paralizza l’autonomia organizzativa locale in tutti i settori, anche in ottica investimenti. La Puglia è ultima regione d’Italia per rapporto tra unita di dipendenti comunali per mille abitanti, poco più di 4 dipendenti ogni mille abitanti(4,32),a fronte di una media nazionale di 6,77. Praticamente ai Comuni pugliesi mancano circa 8000 dipendenti.
Colgo l’occasione infine, per evidenziare l’Importante e proficuo lavoro portato avanti da Anci Nazionale e dal presidente Decaro in tema di sicurezza. Le nuove norme varate dal Consiglio dei ministri, rispondono alle sollecitazioni Anci, ridisegnano e amplificano la figura del sindaco in materia di ordine pubblico e decoro urbano, rafforzano i poteri di ordinanza contingibile ma allo stesso tempo aumentano la responsabilità in capo ai primi cittadini. Tutto questo in linea con le richieste più volte ribadite dall’Anci in ottica autonomia e responsabilità dei Comuni”.