In Alaska, nel caso in cui la coppia decida di separarsi o di divorziare, gli animali di famiglia saranno trattati come fossero figli stabilendone le regole di affido. Ebbene sì, che si tratti di un cane, di un gatto, o di un coniglio, il giudice potrà stabilire se affidarli in modo esclusivo a uno dei due “genitori” o se optare per un affidamento congiunto tenendo conto esclusivamente del benessere dell’animale domestico, e non dei proprietari, equiparandoli così ai figli e non più a delle proprietà.
In Italia non è ancora stata proposta una norma che regoli tali questioni in caso di divorzio, tuttavia un giudice del Tribunale di Roma sembrerebbe aver deciso che un cagnolino conteso fra due ex conviventi dovrà essere affidato in modo congiunto. I proprietari potranno tenere con sé l’amato amico a quattro zampe per sei mesi ciascuno fermo restando la possibilità di poterlo avere presso la propria abitazione per due giorni a settimana, notte compresa.