“Ostinata passione”, è ispirato al lavoro del cinema documentaristico di Cecilia Mangini, prodotto da Malalingua Teatro e andrà in scena domenica 12 febbraio, al Frantoio Simone di Bisceglie, alle ore 18. Lo spettacolo fa parte della sezione “Effetti Collaterali” della stagione del Teatro Garibaldi in collaborazione con Linea d’Onda.
Lo spettacolo
La produzione teatrale, targata Malalingua, sarà dunque ospitata all’interno di una suggestiva location per raccontare l’Italia del dopoguerra, con particolare riferimento alla condizione della donna da un punto di vista sociale e lavorativo, attraverso gli occhi della regista cinematografica Cecilia Mangini. Una contaminazione fra l’arte drammatica e quella di un impegnato cinema documentarista. Questa la carta vincente di “Ostinata passione”, un testo di Marianna de Pinto, tratto dal saggio di Gianluca Sciannameo “Con ostinata Passione”, che la stessa de Pinto interpreterà con la supervisione artistica di Marco Grossi. Un dialogo continuo fra la scena teatrale e le proiezioni che le faranno da sfondo, reso possibile grazie ad il contributo video e luci di Gennaro de Pinto.
L’Italia della seconda metà degli anni Cinquanta, un’epoca ricca di cambiamenti e tensioni, è, dunque, il contesto storico all’interno del quale si inserisce il dialogo fra due donne, protagoniste dello spettacolo, testimoni del proprio tempo e della loro condizione. Da un lato gli occhi di un’intellettuale, la prima documentarista d’Italia, Cecilia Mangini, testarda ed anticonformista, che attraverso il tentativo costante di raccontare un mondo che va scomparendo, conduce un’appassionata lotta culturale. Dall’altro quelli di una donna comune, Elisa, un’antieroina che ha subito la Storia senza prenderne parte attivamente ma la cui testimonianza divine altrettanto indispensabile per comprendere la complessità di un’epoca.