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Cinque minuti per un colloquio, sbarca a Bari lo “speed date” del lavoro

Pubblicato da: Natale Cassano | Mer, 22 Marzo 2023 - 18:10
I colloqui da cinque minuti al job center Porta futuro

“In cinque minuti voglio che la persona mi racconti la sua missione, il suo talento. Solo così può convincermi ad assumerlo”. Luigi Caforio gestisce il ristorante “Maiakera” a Castellana grotte e oggi è venuto a Bari nella speranza di trovare camerieri e chef per la sua attività. Lo ha fatto attraverso una formula di colloquio particolare: esattamente come negli “speed date” ha avuto 5 minuti per conoscere i candidati e per capire quali possono fare al suo caso.

Caforio rappresenta una delle quattro aziende – anche se tre erano presenti oggi – attive nel settore della ristorazione che oggi hanno partecipato a “Dammi 5 Minuti. Not an ordinary recruiting day”, la prima giornata di colloqui a tempo limitato tra responsabili e disoccupati iscritti al Job center “Porta Futuro”. È proprio la struttura dell’ex Manifattura Tabacchi ad ospitare i colloqui a cui hanno partecipato – dalla 9.30 fino alle 12.30 – circa 60 persone, ognuno con il suo bagaglio di esperienze nel campo della ristorazione.

Le voci dei candidati

Pasquale ad esempio ha 31 anni e per 10 anni ha lavorato come aiuto cuoco in diversi locali, oltre ad aver gestito anche un bar. Ora cerca un’occasione per rilanciarsi e non si fa spaventare dal poco tempo a disposizione per il colloquio con i responsabili delle aziende. “Alla fine – spiega – in cinque minuti uno ha il tempo di raccontare quello che ha fatto in passato e di dare una buona impressione di sé all’altra persona. Io comunque sono una persona che solitamente ispira fiducia, quindi spero di colpire chi mi esaminerà e ottenere così un lavoro”. Tra i candidati over 30 c’è anche Angelica, che aspira a lavorare nel settore ristorativo alberghiero “ambito in cui mi sento portata, visto che è la mia passione e ho avuto diverse esperienze nel campo”. Anche lei ha accolto positivamente l’idea del colloquio “speed” : “A poche parole, buon intenditore – scherza -. Lo affronterò con la massima tranquillità. Cercherò di far capire loro che prima ancora di essere un lavoro, questo è per me una passione. Spero di riuscirci”.

Annagrazia attende paziente il suo turno per sedersi al tavolino. Lei è alla ricerca di un lavoro da barista. “È sempre stato il mio sogno lavorare dietro al bancone, anzi volevo anche aprirmi un bar, ma al momento non posso permettermelo, quindi devo partire dalla ricerca di una posizione”, ammette sorridendo. Dopo aver perso il lavoro lo scorso dicembre ora vede in Porta futuro un trampolino per la sua carriera. “Avere solo 5 minuti per raccontarmi non mi spaventa. Chiederò loro di farmi lavorare, perché è una cosa che mi piace e, nonostante abbia 28 anni non ho ancora una mia indipendenza economica, che vorrei invece raggiungere. Nel poco tempo a disposizione cercherò di far capire loro che questo è il mio sogno: io amo stare a contatto con le persone”.

Il coordinatore dell’orientamento di Porta futuro: “Nuove iniziative in futuro”

“Questa prima giornata di ‘not ordinary recruiting’ nel campo della ristorazione ci sta dando grande soddisfazione”, ha spiegato al nostro microfono il coordinatore dell’orientamento di Porta futuro Giovanni Mezzina. “In futuro – prosegue – pensiamo di ampliare il progetto anche ad altri settori. Il prossimo dovrebbe essere il turismo, visto che stiamo a ridosso della stagione estiva e le aziende stanno iniziando le selezioni per il personale che poi lavorerà nelle strutture ricettive”.

La scelta di dare un tempo limitato per completare il colloquio nasce, come conferma Mezzina, dalla necessità di dimostrare le abilità dei candidati. “L’idea -di raccontarsi in pochi minuti – commenta – permette al selezionatore di capire quasi istantaneamente le competenze del candidato e quindi di creare un rapporto più diretto. Cosa che magari non avviene nei colloqui tradizionali. Qui basta dire due o tre cose che possano allettare l’azienda”.

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