Un doppio incarico che fa discutere e finisce sul tavolo del Ministero della Cultura, per una interrogazione parlamentare: è firmata dai deputati di Fratelli d’Italia Fabio Rampelli e Bruno Murgia la richiesta a Dario Franceschini di esprimersi su “trasparenza dei conti della Fondazione Matera, possibile conflitto d’interesse del direttore generale Paolo Verri nella doppia veste di commissario di Puglia Promozione, infine ipotesi commissariamento”.
“Dubbi sulla limpidezza degli incarichi”
“Risulta davvero curioso – scrivono Rampelli e Murgia – che una fondazione, con un compito di assoluto rilievo istituzionale che deve rappresentare al massimo livello Matera quale capitale della cultura 2019, possa eludere i basilari principi di trasparenza previsti dalla legge. Si tratta di una fondazione pubblica, che ha ricevuto ingenti finanziamenti dalla Regione, 25 milioni di euro, ha l’obbligo di pubblicare i bilanci del 2015. Anche in termini di limpidezza degli incarichi abbiamo molti dubbi. Il direttore generale della fondazione, infatti, svolge contemporaneamente anche il ruolo di commissario di Puglia Promozione. Il suo contratto prevede “non potrà trattare affari per proprio conto o di terzi in concorrenza con la Fondazione cui appartiene”. È di tutta evidenza che i due incarichi siano di fatto in competizione. O si promuove Materia e la Basilicata, o si promuove la Puglia”.
“Riteniamo necessario un intervento del Governo – puntualizza il capogruppo di Fdi Rampelli- affinché s’induca la fondazione garantire la massima trasparenza contabile pubblicando sul sito i bilanci, si adoperi per l’immediata cessazione del doppio incarico del direttore generale. Se tutto questo non avverrà è chiaro che sarà necessario arrivare al commissariamento della Fondazione. Alla luce anche delle considerazioni fatte dalla presidente della Corte d’Appello di Potenza, secondo cui sarebbe auspicabile un “pool specifico” per il controllo delle iniziative legate a Matera Capitale europea della Cultura per il 2019, un tema su cui è necessario “tenere alta la guardia”, troviamo sconfortante – conclude Rampelli -Fondazione possa essere gestita in modo così opaco”.