Il primo round davanti al Consiglio di Stato è andato all’Athanor Consorzio Stabile di Bari: i giudici hanno accolto il ricorso dell’azienda e hanno sospeso l’aggiudicazione del secondo lotto dei lavori per la ristrutturazione del teatro Piccinni. L’udienza è stata rinviata al 15 giugno, quando si entrerà nel merito della questione, ma intanto il cantiere resterà fermo e, quindi, la riapertura del politeama si allontana ancora. Basti pensare che, inizialmente, la giunta comunale guidata ancora da Michele Emiliano aveva annunciato che il 4 ottobre del 2014 il teatro sarebbe stato inaugurato e riconsegnato ai baresi.
I lavori, quelli riguardanti il primo stralcio, sono cominciati nell’ottobre del 2011: la prima fase della ristrutturazione è costata circa 5 milioni di euro, si sarebbe dovuta concludere in due anni ma così non è stato. Il ritrovamento di uno scheletro e il ritardo nel pagamento dei lavori alla ditta esecutrice hanno prodotto rinvii su rinvii.
Terminato il primo stralcio, sono stati assegnati – non senza polemiche e riconteggi – i lavori riguardanti la seconda fase del restauro. Il cantiere però non è stato riaperto: la seconda ditta classificata si è vista accogliere il ricorso d’urgenza presentato al Consiglio di Stato. In prima battuta, il Tar della Puglia aveva rigettato l’istanza della Athanor Consorzio Stabile di Bari, ma i giudici di secondo grado hanno ribaltato la decisione.