Il primo nemico pubblico della nostra democrazia non è la Costituzione, come ci è stato fatto credere per quasi un anno, ma la corruzione. È la corruzione il “cancro sociale” che avvilisce la “salute” del nostro Paese lucrando ingenti risorse che potrebbero essere impiegate per realizzare un “new deal” italiano. È soprattutto per gli effetti della corruzione, per esempio, se l’Italia non riesce ad attivare politiche per arginare i principali fenomeni di esclusione sociale, quali povertà e disuguaglianze. A danno specialmente delle più giovani generazioni.
Oggi, in Italia, secondo alcune stime, la corruzione vale almeno 100 miliardi di euro. Nel 2015, per il Corruption Perceptions Index elaborato da Transparency International, l’Italia era al 61esimo posto nel mondo: ossia siamo il secondo paese più corrotto d’Europa. Con la Campania, la Sicilia e la Puglia tra le regioni più corrotte del Paese, nelle quali la “mazzetta” è il vero pane quotidiano. Nella nostra regione, secondo le evidenze anche dell’Anac, è la sanità – che incide per oltre 2,5 miliardi di euro nel bilancio regionale – il settore più corrotto: almeno l’80% degli appalti è a rischio.
Prima che politico ed economico, pertanto, la corruzione è un problema etico ed antropologico. Ne consegue che se la corruzione non riceverà da parte nostra una vera e radicale condanna sociale, mettendola sullo stesso livello delle mafie, non ce ne libereremo mai. E continueremo ad essere un Paese disuguale e infelice.
Per queste motivazioni, la Scuola di Formazione “Antonino Caponnetto” ha promosso per il 19 e il 20 gennaio un ciclo di presentazioni del libro “Corruzione. Un testimone racconta il sistema del malaffare” edito da Giulio Einaudi Editore e curato dalla giornalista del Sole 24 Ore Serena Uccello.
Nel volume, scritto con estrema accuratezza, partendo dalle rivelazioni di uno dei deus ex machina dello scandalo del Mose di Venezia Piergiorgio Baita, che racconta il sistema delle tangenti che oggi connatura il settore delle opere pubbliche, viene fotografata la situazione attuale nel nostro Paese. E di come, tuttavia, attraverso la condivisione di alcune proposte sia possibile contrastare e sconfiggere la corruzione restituendo una dignità ed un futuro al Paese.
Ecco il calendario degli appuntamenti, in ciascuno dei quali interverrà l’Autrice:
– Giovedi 19 gennaio, ore 17:30 a Turi, nella Biblioteca Comunale in Piazza Gonnelli, con l’editorialista del Corriere del Mezzogiorno Alessio Viola e con Alina Laruccia;
– Venerdi 20 gennaio, ore 11 a Bari al Liceo classico “Socrate” per un incontro di formazione con gli studenti, con il neoreferente territoriale di Libera Puglia Mario Dabbicco;
– Venerdi 20 gennaio, ore 18 a Mola di Bari, nella libreria “Culture Club Cafè” in via Van Westerhout 71, con il responsabile Anticorruzione della Regione Puglia Roberto Venneri.