L’iniziativa che vede come prima firmataria la deputata Mura, nasce dai dibattiti in merito -attualmente in corso negli Stati Uniti- sulla scia di quanto previsto dallo statuto di un’azienda inglese, che prevede l’esenzione del lavoro per le dipendenti nei giorni picco mestruale. La commissione dovrà quindi valutare se stabilire che vengano garantiti tre giorni al mese di riposo retribuito durante il ciclo. Il provvedimento in analisi interesserebbe tutte le donne che soffrono di dismenorrea, percentuale che in Italia ad oggi oscilla tra il 60 e il 90 per cento.
Nello specifico i contenuti della proposta prevedono tre giorni di congedo previa certificazione da parte di uno specialista, da rinnovarsi di anno in anno e che a tale astensione dal lavoro, corrisponda una contribuzione piena e un’indennità del 100% della retribuzione giornaliera.
Interessate alla riforma tutte le lavoratrici con contratti di lavoro a progetto, subordinati o parasubordinati, a tempo determinato o indeterminato, pieno o parziale.