7 MICAI Dopo un primo tempo da spettatore, compie un autentico miracolo su Verdi quando la partita viaggiava sull’1 a 1. In precedenza aveva già compiuto un altro paio di prodezzernrn6 SCALERA Era all’esordio tra i professionisti e non si fa cogliere di sorpresa dall’emozione. Prestazione ordinata, senza sbavature e condita da diversi affondi in fase offensivarnrn6 CAPRADOSSI Si lascia sfuggire Castaldo in occasione della traversa colpita dall’attaccante campano, ma nel complesso disputa una partita sufficiente. Mostra la solita sicurezza, tecnicamente è sopra la mediarnrn5 TONUCCI Ok la grinta, quella non gli manca mai. Ma è lui a perdere la marcatura di Castaldo permettendo all’attaccante di siglare il vantaggio ed è troppo falloso. Ogni contrasto costa un calcio di punizione contro, dovrebbe imparare a gestire la foga agonisticarnrn6 DAPRELA’ Oggi non convince come nelle ultime uscite, spinge poco sulla sinistra e non sempre sembra essere sul pezzo. Se la cava con l’esperienza ma soffre un po’ troppornrn6 FEDATO Esce per fare spazio a De Luca ma non aveva demeritato. Propositivo per 50 minuti, sfiora il gol con un colpo di testa ravvicinatornrn(6 De Luca Sembra più vivo, si muove su tutto il fronte dell’attacco, porta scompiglio nei primi 10 minuti del suo ingresso poi rallenta i ritmi)rnrn6 ROMIZI Non è mai bello da vedere, anzi spesso è troppo macchinoso. Però è sempre lì in mezzo a fare legna e a proteggere la difesarnrn8 FEDELE Ne è passata di acqua sotto i ponti dopo quel sciagurato autogol contro lo Spezia. E pensare che era in forse la sua presenza in campo, anche lui acciaccato. Invece stringe i denti, sigla i due gol della vittoria e trascina il Bari ad una vittoria fondamentalernrn6 FURLAN Finalmente si intravede il calciatore dell’anno scorso: punta l’avversario, va sempre sul fondo, mette al centro dell’area buoni crossrnrn7,5 BRIENZA Cosa ci fa in serie B? E pensare che qualcuno a Bari ha storto il naso al suo arrivo. “Ha 37 anni”, dicevano i detrattori. Alzi la mano chi oggi si è accorto che fosse il più “vecchio” in campo: ha corso più di tanti giovani e ovviamente la sua classe cristallina ha fatto la differenza. Ogni tocco di pallone è una giocata, disegna calcio e apre varchi che sembrano non esserci. Lunga vita a Brienzarnrn5,5 MANIERO E’ andato vicino allo sbloccarsi ma il digiuno prosegue. Mancano i suoi gol, ma al di là della mancata segnatura non riesce quasi mai – per non dire mai – a farsi trovare al punto giusto nel momento giusto come dovrebbe fare un centravanti. Gioca di sponda ma molte le sbaglia, appare intristito
IL PAGELLONE. Fedele goleador e gladiatore, Brienza classe pura (da clonare)
Pubblicato da: Vincenzo Damiani | Mer, 22 Marzo 2023 - 12:58
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