Su proposta dell’assessora alle Politiche educative e giovanili Paola Romano, la giunta comunale ha approvato questa mattina la realizzazione del progetto “Bari e la sua storia”, un percorso didattico alla scoperta della città rivolto a tutti gli alunni dei circoli d’infanzia cittadini e finanziato con circa 60mila euro di risorse del civico bilancio destinati a incentivare le 73 insegnanti che saranno impegnate nella sua attuazione.rnrnIl progetto, a carattere interdisciplinare, intende far conoscere e valorizzare il patrimonio storico, culturale e artistico della città, con l’obiettivo di tutelare e promuovere la comune memoria storica. In particolare ciascun modulo didattico proporrà dei focus sull’età preistorica, quella romana e quella medievale, sfruttando le testimonianze presenti sul territorio cittadino.rnrn“Bari e la sua storia” prevede uscite nel quartiere in cui è ubicata la scuola e nel centro storico. Le uscite sono il punto di partenza per approfondire l’osservazione dei vari “elementi” presenti e sono anche lo spunto per attività riguardanti l’acquisizione delle competenze specifiche per ogni età, dai concetti spaziali, ai colori, le forme, le associazione quantità-numero.rnrnA seguito di ogni uscita si svilupperà un percorso specifico di rielaborazione orale e grafica dell’esperienza vissuta, con lavori di gruppo e riflessioni individuali che consentano di sviluppare, tra l’altro, il legame affettivo del bambino nei confronti della città.rnrnIl senso di appartenenza, infatti, rappresenta un fattore decisivo per costruire qualsiasi cultura della solidarietà e si fonda sulla percezione delle proprie radici, presupposto fondamentale del senso stesso di comunità che crea i legami necessari a far sì che i suoi componenti si sentano soggetti e non pezzi frantumati di un universo senza storia e con un futuro incerto.rnrnLe attività progettuali si svolgeranno durante l’orario scolastico, per un totale di 170 ore complessive. Nell’organizzazione delle attività si terranno in considerazione le diverse fasce d’età, nel rispetto dei loro tempi di apprendimento, per far vivere loro esperienze significative finalizzate allo sviluppo relazionale e cognitivo.rnrnRipensare la città, o alcuni spazi di essa, significa crescere nella consapevolezza di poter contribuire da cittadini di oggi e di domani a migliorare il contesto sociale e ambientale nel quale viviamo.rn
“In un tempo completamente schiacciato sulla dimensione del presente – commenta Paola Romano – crediamo che sia importante far conoscere e apprezzare ai bambini, anche piccolissimi, la grandezza e il valore del nostro patrimonio storico, e delle vicende che nei secoli hanno fatto della nostra città quello che è. Sappiamo infatti che, come ci dicono le scienze economiche e pedagogiche, proprio gli investimenti educativi rivolti alla fascia di età compresa tra zero e sei anni sono quelli che incidono maggiormente in positivo sullo sviluppo della personalità dei bambini. Questo percorso ci consentirà inoltre di riconoscere alle insegnanti impegnate nell’attuazione del progetto un incentivo economico significativo, a testimonianza del valore che attribuiamo alle maestre, vero pilastro delle nostre scuole cui affidiamo quotidianamente la cura dei nostri più piccoli concittadini”.