Tutto pronto per la visita di Bartolomeo I a Bari. In occasione delle celebrazioni per San Nicola – il 5 e 6 dicembre – il Patriarca di Costantinopoli sarà ospite della diocesi di Bari e Bitonto: ad accoglierlo, oltre all’Arcivescovo Domenico Cacucci – delegato pontificio per la Basilica di San Nicola – e padre Ciro Capotosto, rettore della Basilica, tutta la comunità ortodossa e cattolica pugliese.
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Un soggiorno in nome di San Nicola
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L’arrivo di Bartolomeo I, al secolo Dimitrios Archontonis, è previsto per il 4 dicembre in serata. Dopo il riposo all’Hotel Palace – nel quale soggiornerà anche la delegazione pontificia che giungerà a Bari per l’occasione – il Patriarca interverrà nella mattinata del 5 dicembre al primo evento ufficiale del soggiorno barese: l’inaugurazione dell’anno accademico della Facoltà Teologica Pugliese. In questa occasione, Bartolomeo I terrà una lectio magistralis e gli sarà conferito il “premio San Nicola”, riconoscimento che la Facoltà Teologica Pugliese assegna ai rappresentanti della Chiesa cattolica e ortodossa per il loro impegno nella promozione dell’unità della Chiesa. Il simbolico riconoscimento consisterà in una fedele riproduzione in scala 1/3 in argento e oro della “lampada uniflamma” – realizzata dall’orafo barese Felice Caradonna – che arde perennemente dal 1936 nella cripta della Basilica. Nel pomeriggio del 5, invece, Bartolomeo I sarà presente ai vespri nella chiesa del Sacro Cuore in corso Cavour che sarà affidata per l’occasione al Metropolita Gennadios, Arcivescovo Ortodosso d’Italia e Malta. Infine, il Patriarca visiterà la Cattedrale di Bari. Dopo la visita al seminario “Pio XI” di Molfetta (la mattina del 6 dicembre), Bartolomeo I parteciperà e interverrà alla fine della messa solenne per San Nicola, che sarà celebrata il 6 pomeriggio alle 18 in Basilica. Al termine della messa, si recherà nella cripta per adorare le reliquie del Santo, chiudendo così la sua visita in città.
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Un passo in avanti per l’ecumenismo
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La visita del Patriarca è salutata dai vertici del clero pugliese come un tassello importante per la costruzione dell’Unità tra Chiesa cattolica e Chiesa ortodossa. Al centro di questo momento, la figura di San Nicola, simbolo di accoglienza, dialogo ed ecumenismo religioso.
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“Il cammino della Chiesa non è segnato dalla fretta – spiega l’arcivescovo Cacucci – viviamo questo momento come un traguardo, ma è solo un piccolo passo. Non sappiamo quello che succederà dopo, ma sicuramente crediamo nell’ecumenismo della Chiesa e del popolo. In questo senso i migranti possono essere una grande occasione per rendere le comunità dei credenti sempre più ecumeniche e spronare, di conseguenza, i vertici”.
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“Le conseguenze della visita? – conclude padre Capotosto – Avere sotto gli occhi l’esempio di San Nicola come modello di vita, nel suo mettersi in discussione, nel suo saper accogliere e nel suo saper dialogare con tutti”.
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