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Contributi europei utilizzati per coltivare marijuana, cinque arresti

Pubblicato da: Rosanna Volpe | Mer, 22 Marzo 2023 - 12:04

Agli occhi dell’Unione Europea si trattava di fondi agricoli da sovvenzionare per la coltivazione degli ulivi. In realtà a essere sovvenzionata era la coltivazione di marijuana. Affittuari, imprenditori agricoli e commercianti tarantini e molfettesi – impegnati a procurarsi e a impiegare costosi fertilizzanti e sofisticati impianti di irrigazione per la coltivazione “DOP” dell’ “erba” – sono finite nei guai.rnrnOltre mila le piante di cannabis sativa (per un totale di oltre 35mila dosi), rinvenute e sequestrate dai carabinieri il 23 luglio del 2014. Gli investigatori, la notte scorsa, a Lizzano, a Molfetta e a Terlizzi, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di Antonio Guida, 39enne e Cosimo Rizzo, 23enne di Lizzano, Luigi Bisceglia, 56enne, Massimo D’Amato, 42enne e Giuseppe Monterone, 42enne, pregiudicati, di Molfetta e Terlizzi che, in concorso tra loro, avevano messo su una piantagione di marijuana, i cui frutti sarebbero stati destinati a rifornire di “erba” di prima qualità le piazze pugliesi, con un possibile guadagno al dettaglio di oltre 200 mila euro.rnrnLe indaginirnrnI gravissimi indizi a carico degli indagati sono stati acquisiti nel corso di una complessa indagine, posta in essere anche mediante intercettazioni, nel corso delle quali la banda ha svelato l’impianto di bulbi, l’uso di costosi fertilizzanti, l’installazione di un complesso sistema di irrigazione, ma anche la destinazione al mercato pugliese del copioso stupefacente ricavato. Il 23 luglio 2014, non appena gli investigatori avevano avuto sentore che gli “stupefacenti coltivatori diretti” stavano per raccogliere le piante di droga per la successiva vendita, al fine di evitarne l’immissione sul mercato, avevano proceduto al sequestro dell’intera piantagione.rnrnL’indagine ha permesso anche di documentare il tentato furto aggravato ai danni di un bancomat del Monte dei Paschi di Siena nel Comune di Monteparano (TA), ad opera del Bisceglia e del Guida, i quali irrompevano all’interno della banca per forzarne lo sportello automatico. Il colpo, tuttavia, veniva sventato solo grazie all’arrivo dei carabinieri, che li misero in fuga.rnrn 

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