Venerdì 18 novembre, alle ore 17, avrà luogo ai Cineporti di Puglia/Bari il convegno nazionale “Non scarto ma risorsa” indetto dal Piaf, Programma di interazione per l’assistenza famigliare. L’Associazione di volontariato InConTra, capofila del progetto, porrà sul tavolo della discussione il ricavare risorse sociali dalla lotta allo spreco. Interverranno l’Assessore al Welfare della Regione Puglia Salvatore Negro, il Vicesindaco della Città di Bari Vincenzo Brandi, Rosanna Lallone docente dell’Università degli Studi di Bari, Francesco Pomarico del Gruppo Megamark, Michele Montemurro di Eataly Bari, Sergio Castellano della compagnia navale internazionale Msc Crociere, Vito Ladisa della Ladisa Spa Ristorazione e Gianni Macina Presidente di InConTra. A moderare il dibattito il giornalista della Rai Enzo Quarto.
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Durante l’evento le autorità intervenute consegneranno ai referenti delle grandi imprese del territorio pugliese, ormai consolidate protagoniste del recupero di beni in favore dei più bisognosi, targhe celebrative al loro impegno. Per l’occasione il foyer dei Cineporti di Puglia/Bari verrà allestito con una mostra fotografica dedicata ai dieci anni di attività dell’Associazione InConTra dedicati all’assistenza dei senza fissa dimora e delle famiglie indigenti.
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Il P.i.a.f., Programma di interazione per l’assistenza famigliare, promotore del convegno “Non scarto ma risorsa”, si prefigge in due anni l’obbiettivo di creare una rete di associazioni volta al sostegno di 150-200 famiglie della città di Bari per scongiurarne la loro esclusione sociale. Acat “Nicolaiano”, Ama Cuore, Anima Urbana, Fratres Ala Azzurra, Gruppo volontariato Vincenziano, Insieme per ricominciare, sei le organizzazioni di volontariato baresi coinvolte dall’idea del direttivo di InConTra, Associazione per l’assistenza ai senza fissa dimora e alle famiglie bisognose. A coadiuvare il tutto anche i volontari degli Avvocati di strada, l’Associazione “prof. Nicola Damiani” ed il sostegno della Fondazione con il Sud.
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Le famiglie, individuate attraverso un sistema itinerante di ascolto ed intervento multifunzionale sul bisogno, potranno contare su di un aiuto integrato e mirato in campo medico, legale, scolastico, supporto per casi di alcolismo, tossicodipendenza, patologie cardiovascolari croniche ed azioni rivolte al supporto ai condannati detenuti agli arresti domiciliari ed i loro parenti. Inoltre ogni famiglia si avvantaggerà della distribuzione di pacchi alimentari e farmaceutici , nonché dell’eventuale trasporto di ammalati verso e da luoghi di degenza o diagnostica. Ogni associazione apporterà il suo al fine di mettere nella rete del P.i.a.f. la forza delle esperienze di settore maturate negli anni.
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Il progetto prevede anche di realizzare una “Banca dati del bisogno famigliare a Bari”, il BaDaFam, un database di censimento progressivo delle famiglie in grave stato di povertà in grado di monitorare i bisogni individuali di singoli e nuclei famigliari e che documenti l’efficacia degli interventi. Una meta mai neppure puntata fino ad ora da istituzioni o altre associazioni sul territorio barese, alla quale sarà possibile arrivare sia grazie a dei dati già in possesso dai vari partecipanti alla rete, che alla somministrazione di un questionario stilato ad hoc. L’auspicabile ed inevitabile sarà una maggiore comprensione delle problematiche connesse all’assistenza alle famiglie in grave difficoltà e delle relative dinamiche sociali, l’affinamento delle capacità di “ascolto”, una maggiore sensibilizzazione al “dono” e sul lato pratico la messa a punto di un modello funzionante ed operativo sul territorio.