Sono già 500 gli azionisti della Banca Popolare di Bari che si sono rivolti alle associazioni dei consumatori per far valere i propri diritti. Oggi a Bari il comitato per la tutela degli azionisti, costituito dalle associazioni dei consumatori Adusbef, Codacons, Codici, Confconsumatori, Unione Nazionale Consumatori, ha presentato il primo passo del programma per affrontare il problema.
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La rabbia dei 69mila azionisti
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Il presidente del comitato, Canio Trione e i componenti del direttivo Alessandro Amato, Vincenzo Laudadio, Andrea Cardinale e Antonio Pinto hanno illustrato le loro proposte, chiarendo che oggi sono state trasmesse formalmente alla banca. L’istituto bancario ha fatto sapere di essere disponibile a confrontarsi con le associazioni dei consumatori formalmente riconosciute. I 69mila azionisti temono che, nella trasformazione in Spa, le loro azioni – che hanno già perso il 20% del loro valore – possano svalutarsi ulteriormente.
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“Siamo consapevoli – dicono le associazioni dei consumatori – che il decreto del governo che ha obbligato alla trasformazione in Spa è una legge pessima e con vari profili di incostituzionalità, e che il momento economico è negativo. Tuttavia, ci attendiamo da una banca con 69mila soci risposte e soluzioni rapide e concrete. Di contro, laddove la banca dovesse scegliere di non dare riscontro alle richieste del Comitato e di non aprirsi agli azionisti rappresentati dalle associazioni dei consumatori, le stesse, riunite nel Comitato, saranno pronte – e lo sono – a reagire, attivando tutti gli strumenti giudiziali per tutelare la collettività dei soci componenti”.
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Le richieste dei consumatori
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Il Comitato terrà la prossima iniziativa pubblica, prima dell’assemblea Bpb e dopo che la banca avrà comunicato il prezzo di recesso e depositato i documenti collegati. Tra le richieste delle associazioni ci sono: “la costituzione di tavoli che possano consentire di analizzare e risolvere in via stragiudiziale, prioritariamente le posizioni degli azionisti in difficoltà”; “aderire e dare rapida attuazione alla raccomandazione Consob del 18 ottobre che chiede alle banche di avvalersi, ai fini della negoziazione dei titoli azionari, di una sede di negoziazione multilaterale”; “l’applicazione effettiva di quanto disposto nella legge finanziaria 2015, che dispone che le banche sospendano a chi lo richieda, il pagamento della sorte capitale dei mutui, con allungamento dei tempi di saldo”.
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Le comunicazioni della banca
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La banca – fanno sapere le associazioni – “ha recentemente comunicato alcuni elementi ritenuti positivi”: “la solidità patrimoniale della banca come risulta dai numeri dell’ultima semestrale; l’asta del 31 ottobre ha visto liquidare 5 milioni di euro di azioni per 427 azionisti”; “la recente cessione di 480 milioni di euro di crediti deteriorati, che naturalmente rafforzerà il prossimo bilancio”; “la trasformazione in Spa che potrebbe consentire l’ingresso di grandi investitori, i quali ben potrebbero acquistare pacchetti rilevanti di azioni dai piccoli risparmiatori”.