“La Puglia continua a crescere, ma a un ritmo contenuto”. Così il direttore della filiale di Bari della Banca d’Italia, Pietro Sambati, sintetizza il contenuto dell’aggiornamento congiunturale sull’economia pugliese, presentato oggi a Bari. Secondo il rapporto, nei primi nove mesi del 2016 la crescita cominciata lo scorso anno è proseguita: le imprese che aumentano il fatturato sono di 18 punti percentuali superiori a quelle che lo riducono, mentre nella precedente rilevazione lo stesso dato era di 11 punti percentuali.rnrnLe impresernrn“Quindi – rileva Sambati – un segnale positivo”. Così come “l’aumento delle vendite – si legge nel rapporto – che ha riguardato le imprese di tutte le dimensioni», in particolare nei settori “alimentare e meccanico”; mentre il siderurgico “è tornato a crescere beneficiando dell’incremento dei livelli produttivi dell’Ilva” di Taranto. Quanto alle esportazioni, nel primo semestre “sono diminuite del 2,7% (+0,7% nel 2015)”. Nel 2016, inoltre, “prevalgono i segnali di una riduzione dell’attività nel settore delle costruzioni: su 120 imprese edili, secondo Banca d’Italia, è negativo per il 16% il saldo tra le imprese che per quest’anno prevedono un aumento della produzione e quelle che prevedono un calo”. Una contrazione che “risulterebbe più intensa per le imprese del comparto opere pubbliche”. Mentre le imprese operanti nel residenziale hanno “solo in parte beneficiato» dell’aumento delle compravendite (+20,7% nel primo semestre)”.rnrnL’occupazione e il turismornrnL’occupazione, invece, nel primo semestre è cresciuta in Puglia dello 0,3%: l’incremento ha riguardato l’industria, l’agricoltura, il commercio e i servizi connessi alle attività turistiche. Per quanto riguarda il turismo, infatti, nei primi otto mesi del 2016 le presenze sono aumentate in Puglia del 3,1%, con la provincia di Lecce che ha registrato +22,4% di turisti stranieri. La crescita dei flussi si è riflessa nell’aumento del 6,7% di passeggeri negli aeroporti pugliesi. E’ invece del 19,6% il tasso di disoccupazione che tra i giovani tra i 25 e i 34 anni ha raggiunto il 29,4%.rnrnI mutuirnrnNel primo semestre del 2016 in Puglia c’è stata una “forte crescita dei mutui”, del 44% rispetto all’anno precedente, per circa un miliardo di euro di nuove erogazioni: il flusso è “a un livello inferiore del 15-20% a quello che c’era prima della crisi, nel 2006-2007, e sensibilmente superiore al livello minimo raggiunto nel 2012, di 450 milioni a semestre”. “Il sostegno finanziario alle famiglie da parte delle banche sta proseguendo – ha aggiunto – viceversa l’incremento dei prestiti alle imprese è molto più debole, e questo si collega alla debolezza degli investimenti che è il vero punto debole di questa ripresa”. Infatti, ha sottolineato Sambati, “i depositi bancari aumentano per le famiglie e soprattutto per le imprese dove crescono a un ritmo più elevato: questo – ha precisato – è un risparmio che ha natura precauzionale e vuol dire che le imprese hanno liquidità ma non investono”. Secondo il rapporto della Banca d’Italia, i depositi detenuti da famiglie e imprese pugliesi a giugno sono aumentati del 4,6% (dal 3,5% di fine 2015). Il risparmio finanziario, dunque, “viene riallocato verso investimenti più liquidi: crescono del 10,7% i conti correnti” mentre “il valore dei titoli a custodia nel portafoglio delle famiglie si è ridotto dell’11,2%” per la “marcata flessione di azioni e obbligazioni bancarie”. Quanto alla qualità del credito, infine, si evidenziano “segnali di miglioramento”.
Bankitalia: “L’economia pugliese cresce ma troppo lentamente”. E 1 giovane su 3 è disoccupato
Pubblicato da: redazione | Mer, 22 Marzo 2023 - 11:55
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