“Nell’ultima settimana in Puglia si è palesata la condizione disastrosa nella quale gli studenti sono costretti a frequentare le lezioni.
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Dal caso del crollo di un solaio al Poerio di Foggia, alla chiusura dell’IPSIA Ferraris di Brindisi dichiarato inagibile, passando per la grave situazione denunciata dagli studenti dell’IISS Majorana di Bari, è ormai evidente quanto il tema dell’edilizia scolastica rappresenti oggi un problema strutturale che necessita di risposte immediate ed incisive.
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La mancanza di un piano nazionale di investimenti determina oggi una situazione nella quale le Province, enti proprietari degli edifici scolastici e competenti in materia di edilizia, depotenziate e definanziate dalla legge Delrio, non hanno alcun margine di azione né di programmazione di intervento.rnRiteniamo per questo ingiustificabile la mancata assunzione di responsabilità da parte della Regione Puglia a fronte dell’evidente emergenzialità della situazione, inevitabile conseguenza della mancanza di una programmazione seria e tempestiva degli interventi.
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I programmi spot del Governo (Scuole Belle, Scuole Sicure e Scuole Nuove) si sono rivelati assolutamente inefficaci, come dimostrano i casi di scuole interessate da tali finanziamenti nelle quali persistono gravi problemi legati all’edilizia, così come le somme stanziate a livello nazionale, irrisorie ed inadeguate rispetto alle necessità reali. A farne le spese sono gli studenti che ogni giorno studiano in edifici non a norma, inagibili, a rischio crollo, privi di spazi e strumentazione, nei quali il rischio di incidenti è sempre più alto.
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Esigiamo l’assunzione del tema dell’edilizia scolastica come una priorità per il Governo nazionale e regionale e l’immediata istituzione di un’anagrafe regionale sulla questione, attraverso la quale individuare tanto le situazioni emergenziali rispetto le quali pretendere investimenti adeguati ed immediati, quanto delineare un quadro generale della condizione degli edifici scolastici pugliesi e richiedere un piano di investimenti strutturale”.
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Nicolò Ceci, coordinatore Unione degli studenti Puglia