“La crisi economica continua ad insistere sul nostro territorio in maniera abbastanza trasversale su tutti i settori, dall’industria alla cultura, passando per il commercio.rnDue crisi simbolo per il settore industriale sono certamente rappresentate dalle vertenze Bridgestone e Natuzzi. Rispetto alla Bridgestone, è chiaro che la situazione necessita di un monitoraggio costante da parte di tutti i soggetti coinvolti. I grandi sacrifici richiesti ai lavoratori in questi anni devono trovare risposta nel rilancio di uno stabilimento sul quale in molti si sono spesi e in molti, oggi, devono fare quadrato per la salvaguardia di questo importante presidio occupazionale territoriale. Non meno preoccupante allo stato attuale è la situazione per i lavoratori della Natuzzi. Nonostante sia stata annunciata la possibilità di allungare di altri mesi la cassa integrazione in deroga, con risorse messe a disposizione dal Governo e dalle Regioni interessate, cioè Puglia e Basilicata, Natuzzi non intende comunque ritirare il licenziamento di quei 355 lavoratori che in tutti questi anni hanno contribuito al prestigio e al successo del marchio in tutto il mondo. Siamo fortemente preoccupati anche per il futuro dei restanti 1.918 dipendenti, attualmente in contratto di solidarietà. Lo sciopero nei 6 stabilimenti ha completamente bloccato la produzione e nei prossimi giorni ci saranno nuove mobilitazioni con presidi e blocco delle attività. La Cgil c’è e lotta a fianco dei lavoratori tutti. Purtroppo in terra di Bari anche il comparto culturale è segnato da una importante vertenza, quella della Fondazione Petruzzelli che ha aperto le procedure per avviare i licenziamenti collettivi dichiarando in esubero ben 74 unità. Una vertenza complicata anche perché la dichiarazione degli esuberi è arrivata subito dopo il reintegro dei lavoratori a cui il tribunale di Bari ha riconosciuto il diritto al ripristino del rapporto di lavoro. Complicata è anche la situazione che riguarda il comparto del commercio più in generale e delle telecomunicazioni. È chiaro che tale vertenzialità necessita di un ruolo forte del sindacato sia sul territorio quanto direttamente nei luoghi di lavoro. Occorre intensificare il confronto con tutti i soggetti presenti nella nostra area metropolitana e in Regione, a partire dalle istituzioni, affinché si vigili anche rispetto all’utilizzo di eventuali risorse pubbliche investite per creare occupazione e sviluppo. Lo sviluppo del nostro territorio e della nostra gente passa dal livello di salvaguardia e di tutela che tutti insieme mettiamo in campo”.
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Gigia Bucci, segretario generale Cgil Bari