Dopo mesi di attesa le due Broke Girls sono tornate in una doppia première. Le avevamo lasciate alla rottura tra Max (Kat Dennings) e Randy (Ed Quinn) – il bell’avvocato di Los Angeles – all’acquisizione del diner di Williamsburg, alla gravidanza di Sophie (Jennifer Coolidge) e all’allestimento del Dessert bar: le prime puntate della sesta stagione non potevano che risolvere le questioni lasciate aperte…oppure no? Il business di Max Black e Caroline Channing (Beth Behrs) è, in effetti, solo un’ottima occasione per seguire le vicende surreali delle imprenditrici più improbabili d’America; che lavorino come cameriere al diner o che siano le proprietarie di un una megaindustria di cupcakes è del tutto ininfluente, purché conservino il loro spirito sarcastico e disilluso che le ha rese le eroine di centinaia di migliaia di spettatori. Nel corso delle stagioni, però, abbiamo iniziato a tifare per loro e non vediamo l’ora di vedere se questo – rappresentazione perfetta della personalità di Max – potrà essere la chiave per realizzare i sogni delle due.
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rnI personaggi secondari sono in ottima forma: la coppia composta da Sophie e Oleg (Jonathan Kite) rimane fedele all’evoluzione descritta nel corso della serie, sin da quando, da scapoli impenitenti hanno deciso di impegnarsi l’una con l’altro e di mettere su famiglia. Pur rimanendo pacchiana, chiassosa e ninfomane, Sophie si appresta a scoprire le gioie e i dolori della maternità, insieme a Oleg che, per il nascituro, ha rinunciato ai suoi più cari feticci erotici. Earl (Garrett Morris) zoppica ancora nel diner, regalando alla serie un controcanto citazionistico, malinconico e raffinato da bluesman newyorkese. Han (Matthew Moy), dal canto suo, non si arrende alla perdita della sua attività e si inventa mille mestieri pur di ritornare a bacchettare i suoi dipendenti e a recuperare quel – minimo – di autorità di un tempo.
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rn2Broke Girls continua a far ridere canzonando il sogno americano, quella giostra delle opportunità sulla quale Max e Caroline sembrano non riuscire mai a salire. Le due ragazze guardano il mondo brillante delle star dal loro appartamento fatiscente nella banlieue di New York, con occhi sempre più sprezzanti. Gli uomini, il denaro, il make up e i vestiti alla moda, sono presenze passeggere nella vita delle protagoniste, ormai salde nel loro insostituibile legame di amicizia. Al netto di questo messaggio, gli autori sono stati così capaci, anni fa, di costruire dei personaggi ben definiti, da poter vivere di rendita per chissà quante altre stagioni. Max, Caroline, Han e gli altri sono ormai personaggi che si scrivono da soli e che riescono, nonostante il tempo, a fare esattamente ciò che il pubblico si aspetta da loro, senza tuttavia risultare noiosi o banali. 2Broke Girls è una delle sit com meglio riuscite degli ultimi anni e questo inizio di stagione sembra confermare tutto il suo successo.