Come rendere il San Nicola un luogo accogliente anche per donne e bambini? Se ne è discusso alla Casa delle donne del Mediterraneo nella serata di lunedì 10 ottobre, a un passo dalla pubblicazione del bando di concessione dello stadio. Alla presenza dell’assessore Pietro Petruzzelli, della presidente della commissione pari opportunità Alessandra Anaclerio e della presidente del primo municipio Micaela Paparella, sono state esposte le problematiche inerenti la frequentazione dello stadio da parte delle famiglie e si è aperto il confronto con le istituzioni in un’accesa tavola rotonda. Dall’illuminazione nei parcheggi a una migliore gestione dei bagni, la voce delle donne reclama una maggiore sicurezza e una tutela dei soggetti più deboli, quali anziani, bambini e disabili.
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“Questa è un’opportunità molto importante che la Casa delle donne sta dando alle istituzioni – dichiara Alessandra Anaclerio – per dare vita a un reale cambiamento”. “Bisogna intervenire sulle condizioni di sicurezza anche per i bambini” aggiunge Micaela Paparella.
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“Posto che il bando non interviene sulla struttura dello stadio – chiarisce l’assessore Petruzzelli – è implicita nella nuova gestione un corretto funzionamento di tutti i servizi sia per gli uomini che per le donne. Al di là dell’aumento dei controlli o dell’incremento del personale, il vero cambiamento deve essere nella testa delle persone”.
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rnLe proposte nate dal confronto dal vivo e online mediato dalla Casa delle donne saranno prese in carico dalle istituzioni e presentate ai futuri gestori dello stadio San Nicola. Il graduale processo di urbanizzazione previsto per il “tondo di Carbonara”, inoltre, contribuirà a combattere il degrado. La differenziazione, infine, degli eventi che avranno spazio al San Nicola – concerti e manifestazioni sportive di vario genere – potrà avvicinare sempre più gente alla struttura e renderlo un ambiente adatto a tutti.
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“Noi donne, con il contributo della Casa, vogliamo rendere lo stadio più accogliente – conclude Annamaria Ferretti, coordinatrice della Casa delle donne del Mediterraneo – anche se non possiamo entrare nel merito di un bando che ha tecnicamente delle priorità, siamo pronte a dire la nostra perché chi gestirà questo stadio si impegni a migliorare i servizi per le donne e le famiglie”.