L’Amtab è allo sbando. Le casse dell’azienda di trasporto urbano sono vuote ed ora a rischio sono gli stipendi e il pagamento dei fornitori, con i quali ci sono debiti di milioni di euro ormai. Si è in una situazione di stallo. E i dipendenti sono seriamente preoccupati. “Non ci sarebbero soldi neanche per comprare la carta igienica o peggio per i fornitori che ci danno i pezzi di ricambio per i mezzi e la prossima settimana devono pagarci gli stipendi. Come faranno?”.
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Il Comune aveva promesso la ricapitalizzazione: sei milioni di euro più altri 4 però dati a prestito. Per ora sono arrivati quattro milioni di ricapitalizzazione e il prestito, che l’Amtab è costretta a restituire entro la fine dell’anno. Mancano all’appello due milioni di euro che servirebbero a dare un po’ di respiro ad un’azienda ormai in affanno, senza liquidità.
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Senza dimenticare il problema del direttore generale. Designato dal sindaco (è stato confermato Francesco Lucibello) ma ancora non può entrare in servizio perché il cda tarda ad approvare la nomina.
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“Tra un dg che manca – denuncia Vincenzo Lomoro, sindacalista della Cisl – e un presidente che con tutta la buona volontà non può essere in due posti contemporaneamente, dato che è anche comandante dei vigili urbani, l’azienda è senza capi e senza soldi. E a rimetterci saranno i lavoratori”.