Servizi di trasporto ed educatori a tempo pieno negati agli alunni disabili. Accade a Bari e a denunciare le difficoltà per i ragazzi meno fortunati che frequentano gli istituti baresi è Gianni Romito, presidente delle associazioni Volare più in alto, HBari 2003 e Apate. L’amministrazione comunale non ha infatti ancora attivato tutti i servizi previsti per i bimbi disabili.
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Mancano i pulmini
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Un caso emblematico è quello del trasporto scolastico. “I più deboli, gli alunni disabili, – spiega Romito – devono arrangiarsi per raggiungere gli istituti scolastici baresi e, soprattutto, non hanno trovato gli educatori a scuola. Dove sono i pulmini riservati?”. Dal Comune Romito non ha avuto ancora risposta.
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La questione docenti di sostegno
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Una seconda questione importante riguarda l’organico preposto all’assistenza e all’insegnamento dei disabili. “Il servizio degli educatori professionali – prosegue Romito -, solitamente fornito dalla Provincia, oggi Città Metropolitana, quando verrà attivato?”. Il pericolo per i ragazzi in caso di mancata attivazione del servizio è che, terminate le 18 ore previste per il docente a loro assegnato, saranno abbandonati a loro stessi o nei casi migliori alla buona volontà dei collaboratori scolastici, “che peraltro – conclude Romito – sono assegnati in numero esiguo rispetto alle necessità di sorveglianza e controllo degli istituti scolastici”. Bisogna anche capire se tutte le scuole avranno un numero adeguato di insegnanti di sostegno.
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Barriere architettoniche
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Ed infine le barriere architettoniche. “Tutte le scuole – chiede Romito -, soprattutto le paritarie e private, ne sono prive? Le associazioni baresi che si occupano di disabilità, integrazione, assistenza alle famiglie di persone disabili – Volare più in alto, HBari 2003, Apate, insieme ai loro associati, attendono risposte, fatti concreti, celerità nell’esecuzione delle delibere e non solo vuoti proclami”.