Maniero trascina il Bari alla vittoria (di rigore) con il Cesena

Una vittoria di rigore. Il terzo centro dagli undici metri di Maniero firma la prima vittoria (2-1) al San Nicola del Bari contro un Cesena mai domo, compatto e particolarmente insidioso nella ripresa. Prosegue la crescita dell’identità tattica della squadra, che ha una sua solidità finché la tenuta atletica resta brillante, salvo soffrire l’aggressività degli avversari quando calano alcuni elementi-pilastro come Fedele e Valiani. La vittoria consente ora di preparare senza patemi la prossima doppia sfida con Ternana e Benevento: il terzo risultato utile di fila garantisce un surplus di fiducia e autostima al gruppo.rnrnLa chiave tatticarnrnStellone ha indovinato ancora una volta i cambi dopo il pari dei romagnoli. Gli innesti di Daprelà e Romizi hanno colmato le lacune di ossigeno della squadra, dando il via alla furiosa reazione che ha portato al rigore e alla vittoria biancorossa. Nel complesso si iniziano a vedere i primi schemi dell’allenatore, soprattutto nella più fluida manovra a centrocampornrnPunto di forza: Maniero bomber e uomo-squadrarnrnIl centravanti è il vero trascinatore della squadra. “Sportella”, lotta, tira, conquista punizioni e  rigori. Oltre ad essere un vero cecchino dagli undici metri (terzo centro), quattro i suoi gol per la graduatoria marcatori. In attesa che cresca l’intensità della proposta offensiva dalle fasce, il Bari è tutto sulle spalle del bomber campano.rnrnPunto debole: le pause di gioco nella ripresarnrnStava costando caro il calo di tensione nel Bari ad inizio ripresa. Dopo la traversa di Fedele la squadra ha arretrato il baricentro, subendo le folate offensive di Diuric e compagni. La fase difensiva ha registrato qualche piccola sbavatura. Lo stesso Micai, sia sulla punizione di Di Roberto che nel recupero, non è stato ineccepibile.rnrnLa curiosità: i fischi durante il raccoglimento per CiampirnrnUna parte della curva nord ha fischiato durante il minuto di raccoglimento in ricordo del presidente emerito della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. Il resto dello stadio ha coperto di applausi la contestazione.