Dopo l’elementare e la media, l’esodo dei docenti pugliesi coinvolge anche la scuola superiore. Saranno 1441 gli insegnanti che dovranno trasferirsi al Centro e al Nord, secondo i dati rielaborati dalla Cgil Puglia.
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“Il dato rimane sconcertante – denuncia Claudio Menga, segretario generale Cgil scuola Puglia -In base alla provincia di nascita sommando i 1441 trasferimenti coatti della secondaria di II grado ai 711 della secondaria di I grado ed ai 1099 della primaria, si ha che 3.251 docenti pugliesi non hanno avuto la possibilità di restare nella loro regione”.
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A peggiorare il quadro ci sarebbeto segnalazioni sulla “chiamata diretta” dei professori da parte dei presidi. Giovani insegnanti donne, convocate dai dirigenti scolastici, avrebbero riferito che durante i colloqui sono state poste loro domande sui figli piccoli, sulla volontà di prendere un’aspettativa in caso di gravidanza o sulla richiesta di assegnazione per avvicinarsi a casa. “La gravità di quanto accaduto -conclude Menga – in questi colloqui, se confermata, è tale che il ministro Giannini è dovuta già intervenire invitando le insegnanti a segnalare questi casi agli Uffici scolastici”.