La casa automobilistica tedesca Volkswagen è nuovamente sotto i riflettori per una presunta falla nel sistema di apertura e chiusura degli sportelli.
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Il “difetto” riguarda la maggior parte delle autovetture Volkswagen prodotte dal 1995 in poi, fatta eccezione per gli ultimissimi modelli. Il bug –se così si può chiamare- scoperto da un team di ricercatori dell’Università di Birmingham, consente l’apertura di un gran numero di auto mediante l’utilizzo di un dispositivo radio molto economico che è possibile costruire anche senza conoscenze di elettronica. Tutto ciò di cui si ha bisogno è un computer e Arduino (scheda elettronica di piccole dimensioni utile per creare rapidamente prototipi per scopi hobbistici, didattici e professionali).
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I ricercatori, capeggiati dal Prof. Flavio Garcia, hanno eseguito delle operazioni di “Reverse-engineering” su uno specifico componente del sistema di chiusura Volkswagen e in pochi passaggi sono riusciti a scoprire la chiave crittografica condivisa che viene usata dalla maggior parte dei veicoli. Il componente su cui hanno operato, non è stato reso noto.
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Una volta entrati in possesso della chiave, hanno costruito un apparecchio per intercettare il segnale radio emesso dai telecomandi e ottenuta la chiave univoca, l’hanno accoppiata con la chiave crittografica scoperta in precedenza. Da quel momento in poi hanno potuto aprire la maggior parte delle Volkswagen prodotte negli ultimi 20 anni.
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Intervistato, David Oswald uno dei ricercatori, ha specificato che è necessaria una sola intercettazione e che successivamente a quella, si può realizzare un clone del telecomando che quindi potrà aprire e chiudere il veicolo quante volte si vuole. In pratica con la pressione di un semplice tasto, è possibile aprire circa 100 milioni di autovetture senza che il proprietario se ne possa accorgere. Unica accortezza? L’intercettazione deve avvenire nel raggio di 100 metri dal veicolo nel momento in cui il proprietario preme il pulsante del suo telecomando.