Oltre 4mila multe a chi non paga il biglietto. Centinaia di sanzioni con il telelaser. Ed ora l’impegno costante per mettere fine alle discariche abusive, scovando con telecamere o veri e propri pedinamenti, i responsabili degli abbandoni indiscriminati di ingombranti. La polizia municipale è in affanno. Da anni si denuncia il poco personale a disposizione.
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Al momento ci sono 540 agenti (di cui il 75 per cento è in strada, il restante con mansioni d’ufficio). Ma la legge regionale prevede che di agenti ce ne siano uno ogni 500 abitanti. Quindi 640. Ben cento uomini in meno, che servirebbero a garantire un controllo più capillare del territorio.
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Con le ferie avviate, un terzo del personale è assente, e garantire tutti i servizi sta diventando un’impresa, soprattutto considerando i salti mortali richiesti dalla stessa amministrazione comunale su tutti i fronti, dai rifiuti, ai bus alla viabilità.
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La speranza ora è che a settembre si proceda con l’assunzione di personale: in arrivo i primi 36 agenti che potrebbero dare un po’ di respiro all’intero corpo e consentire anche di coprire meglio un territorio vasto come quello della città di Bari. Sempre se i nuovi vigili vadano ad aumentare davvero il personale e non a rimpiazzare eventuali uscite causate da pensionamenti o trasferimenti negli uffici.
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I veicoli vetusti
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Non solo personale. Da tempo il Sulpl, il sindacato unitario lavoratori della polizia locale, denuncia le condizioni in cui versano i mezzi della polizia municipale. A fine luglio una pattuglia si è ritrovata con il cofano dell’auto che si apre all’improvviso, sfondando il parabrezza. Il tutto con la macchina in corsa. “Da tempo – si legge in una nota – il personale della polizia locale di Bari viene sottoposto a numerosi rischi e pericoli durante l’espletamento del proprio servizio giornaliero. In tutti i modi ed in varie circostanze abbiamo provato a denunciare lo stato comatoso in cui versa il parco mezzi del corpo. In tanti scritti e durante i tavoli di lavoro abbiamo con forza sollecitato la necessità di predisporre l’acquisto graduale di nuovi veicoli, auto e moto, al fine di un rinnovo sistematico del parco mezzi utile a ridurre sensibilmente i costi di manutenzione e a garantire una maggiore efficienza del reparto mobile. Ma nessuno ci ha ascoltato né risposto”.
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